Che il suo piede destro non fosse messo granchè bene lo si sapeva ormai già da tempo. Instabilità, sensazione di cedimento in caso di qualsiasi minimo sforzo: davvero pesante, quasi impossibile da sopportare per chi, nella vita, fa il calciatore. Dopo due anni di cure, interventi e tentativi di recupero purtroppo andati a vuoto Cristian Brocchi ha preso la sua decisione, di comune accordo con il suo ultimo club, la Lazio: a 37 anni è arrivato il momento di appendere le scarpe al chiodo.
Come dimenticare gli anni rossoneri di Cristian? Arrivato dall’Inter nella stagione 2001/2002 dopo un’annata negativa e nell’ambito di uno scambio con Guglielminpietro, Brocchi ha saputo da subito conquistare la tifoseria rossonera grazie al grande impegno, alla voglia di farsi trovare sempre pronto e alla grinta che soltanto un centrocampista di fatica riesce a trasmettere. Certo, la concorrenza era tanta e spesso e volentieri si è trovato chiuso dai più quotati Pirlo, Gattuso e Seedorf, ma il suo contributo per la conquista di vittorie epiche, indimenticabili è arrivato comunque. Ricordiamo, ad esempio, il suo impiego nei quarti di finale contro l’Ajax e nella semifinale contro l’Inter nel 2002/2003. L’anno del trionfo di Manchester, l’anno della notte più bella.
Dopo una breve, ma ottima parentesi alla Fiorentina nella stagione 2005/2006, Brocchi ha scelto di ritornare in maglia rossonera, nonostante la consapevolezza di partire dalla panchina e nonostante le generose offerte della società viola, che tanto avrebbe voluto tenerlo con sè.
Ma a Cristian, si sa, piacevano le sfide. E in rossonero ne ha vinte davvero tante, di queste sfide. E noi per questo lo ricorderemo sempre con affetto e non possiamo fargli che un grande in bocca al lupo per il suo futuro, ora lontano dai campi di calcio.