Questo infortunio che gli impedisce di essere presente domani a Siena è l’emblema di una stagione in cui, per svariati motivi, non è mai riuscito a prendere in mano la squadra, orfano di quel carisma che tanto lo aveva contraddistinto in un passato neppure tanto remoto. Dando uno sguardo ai voti raccolti nel corso del campionato, ha inanellato prestazioni al di sotto della sufficienza o appena sopra, a parte sprazzi di luce come contro la Lazio e il Catania (nel girone di ritorno), dove la sua pagella ha segnato un 7 unanime.
Il calo fisico e di approccio di Boateng oltre che da qualche infortunio di troppo deriva anche dalla sua posizione troppo “camaleontica”, che non gli ha permesso di abituarsi in maniera totale ad un’unica parte del campo. L’adattamento alle direttive di Allegri si è spesso rivelato complicato, e ha comportato di riflesso un’insicurezza di gioco che gli ha inibito le doti e la tempra agonistica che gli sono proprie.
Una stagione no può capitare a tutti, ma con il Boateng “originale” il Milan avrebbe potuto togliere qualche ragnatela di troppo da alcune partite. Come dice Allegri, però, adesso priorità esclusiva alla gara di domani, una vera e propria finale per tenersi stretta la possibilità di lottare il prossimo anno per la finale vera, quella della Champions League. Per recuperare Boateng ci sarà tempo e modo. Magari partendo dai capelli…ma sempre dopo le 23 di domani sera.
This post was last modified on 19 Maggio 2013 - 10:22