Di Boateng è stata inoltre la sponda che ha permesso a Flamini di trovare il gol dell’uno a uno. Anche nella ripresa, pur essendo un po’ calato, KPB ha detto la sua. E si è imposto. Ha stretto i denti fino alla fine, lottando con furore e contribuendo alla conquista dei tre punti. Ha blindato la fascia destra e ha assicurato inventiva alla fase offensiva. Bene così. Dopo una stagione contraddistinta da discontinuità di rendimento, con punti di minimo toccati nel corso del girone d’andata del campionato, Kevin sembra avere ritrovato la retta via. Perché anche allo Juventus Stadium, sebbene abbia ricoperto una posizione a lui non congeniale, l’elemento in questione si era ben destreggiato.
Che questi due indizi rappresentino allora una prova? Una prova secondo cui Boateng abbia deciso di rimettersi in discussione e di contribuire appieno alla causa rossonera? La stagione è tutt’altro che conclusa. Ci sono quattro partite da vincere per mantenere il terzo posto e accedere al playoff di Champions League. Per l’adempimento dell’impresa, serve anche l’apporto di Prince. Che con la sua imprevedibilità e la sua esplosività, in questi ultimi scontri, può rappresentare l’arma in più del Milan.
This post was last modified on 4 Maggio 2013 - 00:22