Siamo al 31 di maggio e per il Milan non è ancora tempo di decidere. Chi pensava che quella di ieri sarebbe stata l’ultima puntata di una sorta di telenovela che va avanti da diverse settimane oggi sicuramente sarà deluso. Fino alla prossima infatti ci saranno altre voci di corridoio, indiscrezioni trapelate da Milano a Roma, interpretazioni di mezze frasi e quant’altro. A proposito di Roma, l’ultima cena (che poi non sarà l’ultima) sicuramente è fatto innervosire, e non poco, i dirigenti giallorossi che a questo punto si sentono la seconda scelta del tecnico toscano. E con l’ipotesi Roma che si affievolisce, ecco Allegri che si riavvicina, ma senza sciogliere tutti i dubbi. Cosa succederà tra lunedì e martedì in quel di Arcore con Berlusconi? Si parlerà di rinnovo oppure si sceglierà di proseguire insieme fino al 2014 per poi valutare nuovamene?
Di sicuro c’è che intanto la programmazione e le strategie sul mercato sono congelate a data da destinarsi. In attacco serve, probabilmente, un vice Pazzini, che di fatto poi si troverà ad essere vice di Balotelli, un nome non di primo livello ma che potrebbe fare comodo a partita in corso. Uno come Alessandro Matri, pupillo tra l’altro proprio di Allegri, oppure Rolando Bianchi in rotta col Torino e alla ricerca di nuovi e più avvincenti stimoli. La soluzione in casa è invece Andrea Petagna, bomber classe ’95 che, come lo stesso Galliani e Filippo Galli hanno annunciato recentemente, inizierà il ritiro con la prima squadra per poi essere valutato. Forse a Pazzini, dopo aver spezzato la promessa fatta sul non comprare Balo, un po’ di tempo glielo si deve.
Così come un bel po’ di tempo si è dato a Kevin Prince Boateng. Per lui le tre stagioni in rossonero sono andate irrimediabilmente in calando: dai problemi fisici alle distrazioni gossippare, sul campo non ha dato quello che ci si aspettava e nonostante le dichiarazioni di rito sulla sua permanenza, qualora davvero dovesse arrivare un’offerta di 15 milioni proveniente da Monaco, allora davvero per il Diavolo sarebbe più di una tentazione. Dal tesoretto Boateng, uno dei pochi con cui il Milan può ancora permettersi di fare cassa senza togliere l’ossatura importante alla squadra, Galliani ricaverebbe i soldi per battere un colpo importante, magari esaudendo un sogno dell’allenatore. Il problema principale però attualmente non è il sogno, ma l’allenatore.