Dai nostri inviati a Milanello, Christian Pradelli e Piermaurizio Di Rienzo
E’ l’ultima tappa di un cammino lungo e pieno di ostacoli. Domani sera sarà messa la parola fine a questo campionato che per il Milan si è rivelato particolarmente insolito. Dai bassifondi della classifica al quasi secondo posto, dal secondo posto sfumato alla lotta, strenua, per tenersi stretto il terzo. La Fiorentina pressa, ma i rossoneri faranno di tutte per conservare la “porta secondaria” della Champions League. Di questo ed altro parlerà Massimiliano Allegri nella consueta conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Siena.
Il mister, come sempre, ha rilasciato prima alcune dichiarazioni ai microfoni di Milan Channel: “La squadra si è preparata bene per questa partita, che va a chiudere una stagione importante. Ci giochiamo la qualificazione in Champions, quindi dobbiamo stare sereni ma sicuri di noi stessi. La settimana è stata affrontata con l’attenzione giusta per queste partite. Il presidente ci teneva molto a venire qui oggi, ma ha avuto impegni improvvisi. Voleva far sentire la vicinanza alla squadra come ha fatto tutto l’anno, per questo ci dispiace molto e speriamo di rivederlo presto a Milanello insieme a noi. Quest’annata deve concludersi nel migliore dei modi, abbiamo un vantaggio di due punti e contro il Siena dobbiamo fare una grande partita con grande concentrazione. Dovrò valutare alcune situazioni sulla formazione, deciderò domani. Bisogna fare una partita intensa, senza spazientirci, pensare che troveremo una squadra che avrà voglia di fare un gran risultato finale, che capiti all’inizio o alla fine non importa, l’importante sono i tre punti. Il Pescara? Credo che in queste partite tutti ci tengano a fare bella figura, ma dobbiamo concentrarci su quello che riguarda noi, perché il destino è nelle nostre mani. La Champions è uno spartiacque importante, non solo per me ma soprattutto per la società e i tifosi, anche se nonostante tutto i ragazzi hanno fatto una grande stagione e devo ringraziare i ragazzi per questo. In questo momento si sono dette tantissime cose, la società conosce il mio pensiero, ci incontreremo alla fine del campionato ma ora il futuro più importante è quello di domani sera, di una partita che vale una stagione. Quest’anno è cresciuta la squadra, sono cresciuti i giovani, l’anno prossimo avranno un vantaggio tecnico e tattico dopo questa stagione, ma l’importante è avere la mentalità giusta, la forza di mettersi sempre in discussione, è questo che fa la differenza. Il giocatore che mi ha dato di più quest’anno? Non sarebbe giusto dirlo, perché tutti sono cresciuti e si sono messi a disposizione della squadra, lavorando e ottenendo risultati importanti”.
LA CONFERENZA IN PILLOLE
Conferenza terminata.
Sul suo presunto approdo alla Roma e sulle parole di Berlusconi: “Ci sono state già abbastanza smentite, innanzitutto non so nemmeno se il presidente l’ha detto. Se davvero l’ha detto spero mi abbia fatto almeno un buon contratto (ride). Sono state dette tante cose, ma spesso le sue sono battute, quindi non c’è alcun tipo di problema”.
Una battuta sul suo futuro: “Ho già deciso? Devo scegliere ancora la formazione per domani, figuriamoci il resto. Martedì, comunque, parlerò con la società”.
Ancora sulla partita di domani: “Non dobbiamo farci prendere dall’ansia, ma pensare solo alla partita. Poi se saremo stati e anche un po’ fortunati, arriveremo terzi, altrimenti vedremo”.
Su Gattuso: “L’ho sentito dopo l’esonero dal Sion, gli ho chiesto come andava. A fine anno magari inizierà a fare davvero l’allenatore, ed è un lavoro che può fare perché ha passione e competenza, ed ha avuto insegnanti di calcio importanti, primo tra tutti Galeone, e poi Ancelotti per otto anni. Ha tutti i requisiti per fare l’allenatore. Avevo proposto l’anno scorso a Rino di rimanere nello staff, ma lui ha preso un’altra strada. Ci conosciamo da tanto tempo, ho un buon rapporto con lui”.
Ancora sul suo futuro: “Parlerò con la società, ma in questo momento il problema allenatore è l’ultimo dei problemi. Con il presidente le telefonate sono sempre cordiali. Con Galliani parlo tutti i giorni, ci siam detti delle cose, ma fino a che non abbiamo raggiunto l’obiettivo, certe cose le lasciamo da parte”.
Su Balotelli e le sue parole sul razzismo: “Queste decisioni non spettano a lui ma agli organi di competenza, e Mario lo sa bene”.
Sul Siena: “Le motivazioni del Milan sono più forti, ma il Siena col Napoli ha fatto una buona partita. Non dobbiamo pensare di trovare un Siena dismesso, dovremo essere bravi a giocare una partita sui 100′. Finchè l’arbitro non fischia la fine nulla sarà deciso. E soprattutto dobbiamo rimanere in 11”.
Sul “confronto” con Robinho: “Durante l’anno e soprattutto in questo momento è normale che la tensione possa essere un po’ più alta. E’ successo anche altre volte, prima di partite importanti, ma è la normalità in una squadra di calcio”.
Sulla formazione: “Montolivo dovrebbe giocare dal primo minuto. Dovrò scegliere due tra Ambrosini, Flamini e Nocerino. In avanti c’è la possibilità di Robinho e di Pazzini centravanti e Balotelli magari un po’ più spostato”.
Sul suo futuro: “Siamo concentrati tutti sull’obiettivo che dobbiamo raggiungere domani, è inutile parlare del resto”.
Sul presidente: “L’ho sentito ieri, mi ha comunicato che sarebbe venuto a salutare la squadra perché ci teneva a starci vicino in questa vigilia così importante. Ha avuto impegni improvvisi e a noi è dispiaciuto che oggi non sia stato presente qui, ma non ci ha mai fatto mancare la sua vicinanza, soprattutto nei momenti difficili, è stato fondamentale”.
Sulla Fiorentina: “Hanno fatto un grande campionato, ma anche noi, anzi noi abbiamo fatto qualcosa in più visto che abbiamo questo piccolo vantaggio. Dispiace che una delle due debba rimanere fuori dalla Champions. Non mi interessa chi gioca meglio, mi interessa il risultato finale, e non sempre si può arrivare alla vittoria attraverso il gioco. E’ un dato di fatto che le squadre che giocano sempre bene vincono poco. Soprattutto in Italia dove la tattica è esasperata si vince facendo buone prestazioni, ma anche giocando male e risolvendo con le giocate dei grandi giocatori”.
Sulla gara di domani: “Siamo arrivati all’ultima giornata dopo una stagione importante, con tante soddisfazione che ho avuto dalla squadra. Abbiamo una partita sola per mantenere questo terzo posto fondamentale per la Champions League. Il quarto posto non significherebbe un fallimento, sarebbe sbagliato pensarlo. La partita di domani è complicata, il Siena cercherà di fare un grande risultato per lasciare la Serie A dopo 4 anni, davanti ai propri tifosi. I ragazzi hanno fatto una settimana con grande attenzione, e domani sono pronti per chiudere la stagione nel migliore dei modi. Lo meritano loro, la società che ci è stata sempre vicino e lo meritano tutti i tifosi. All’inizio c’era molta diffidenza nei nostri confronti, c’era paura, e i ragazzi sono stati bravi, si sono ripresi, e personalmente posso solo ringraziare loro e la società, che mi ha tenuto dopo le prime otto partite. Domani saremo in grado di creare i presupposti per vincere la partita ma ci vuole anche un pizzico di fortuna”.
Inizia la conferenza.