Ferri sempre più corti tra Mauro Zarate e la Lazio che si avviano verso il divorzio definitivo. Oggi il collegio arbitrale, presieduto da Massimo Zaccheo e completato dagli arbitri Flavia Tortorella (Zarate) e Ferruccio Auletta (Lazio), comunicherà la data della prima udienza relativa alla causa per mobbing che l’attaccante argentino ha intentato nei confronti del club.
Il calciatore, ai margini della squadra da dicembre, ha chiesto la rescissione del contratto e un risarcimento pari al 20 per cento del suo stipendio, pari a circa 500mila euro. “Questo non è mobbing, è super mobbing. Adesso aspettiamo il collegio arbitrale ed i provvedimenti che l’Assocalciatori sicuramente prenderà – ha dihiarato il procuratore del giocatore, Luis Ruzzi, a Lazionews24.com -. Speriamo che venga fatta un po’ di chiarezza. Vogliamo che Mauro Zarate torni ad essere trattato per il campione che è e che si liberi presto da questa trappola tesa della società: la Lazio ha bloccato questo ragazzo senza una valida motivazione”.
E ancora: “Il ragazzo ha vissuto e sta vivendo malissimo questo periodo d’emarginazione. È al terzo dei cinque anni del contratto che lo lega alla Lazio e in questa stagione ha collezionato solo una presenza, come se la squadra non avesse bisogno del suo apporto. Petkovic? Fin dall’inizio ha avuto ordini dalla società. La Lazio cerca apposta tecnici mediocri, senza di un gran curriculum affinchè accettino le condizioni imposte in cambio dell’importante opportunità”.