Che sarebbe stata una giornata col dente avvelanto lo si era capito già questa mattina. L’addio di Allegri alla panchina rossonera, con tanto di contatto con l’Inter e firma per la Roma, lanciato da una delle penne sportive più autorevoli come quella di Alberto Costa su Il Corriere della Sera, non poteva di certo passare inosservato. Categorica la smetita del Milan arrivata direttamente dal sito ufficiale, categorica la smentita di nerazzurri e giallorossi, categorica e un po’ pepata la reazione dello stesso tecnico che tra le mura di Milanello ha provato a darsi e dare ai giornalisti presenti una spiegazione valida a quella che ha voluto definire “un’illazione fuori da ogni logica”.
Il filo conduttore della conferenza, ancor prima della partita fondamentale contro il Torino, è stato proprio Allegri in prima persona con il suo futuro e la voglia di negare in maniera netta quanto riportato dalla stampa. A microfoni spenti il tecnico ha voluto ricordare una situazione analaga a quella di oggi: era ancora a Cagliari e a metà stagione venne scritto di un accordo, già messo nero su bianco, con la Juventus. Il risultato fu che Cellino, presa per vera la notizia, lo esonerò a metà aprile.
Non sarà però la strategia che useranno Berlusconi e Galliani il quale ha preferito non commentare quanto accaduto spiegando che in merito la posizione della società si poteva leggere direttamente su acmilan.com . Categorico e senza nessun dubbio: “Vado a mangiare con l’allenatore del mio cuore” questo il congendo finale dell’ad. Tanto per sottolineare la vicinanza, oggi più che mai, ad un Mister che tra le tante voci sul suo conto si gioca 4 finali per restare non solo al terzo posto, ma anche al Milan, la sua priorità.