Il centrocampista ghanese, infatti, non ha saputo ripetersi. Certo, dalla sua ha la scusante del grave infortunio che lo ha costretto ai box fino ad inizio anno, ma è giusto affermare che, anche adesso che è passato diverso tempo, la condizione continua a latitare e il rendimento complessivo non ha avuto quel crescendo che tutti auspicavamo.
Troppa imprecisione e confusione quando si tratta di dettare il passaggio, troppo a corrente alterna quando si tratta di tamponare gli attacchi avversari. E dire che, se credesse un po’ di più nei propri mezzi e si proponesse con meno superficialità, Sulley avrebbe davvero degli assi nella manica notevoli: un gran sinistro da fuori, ad esempio, oppure una gran capacità nel proporsi in fase d’inserimento in area avversaria.
Certo, un attaccante come Ibra l’anno scorso valorizzava sicuramente di più questa caratteristica dei centrocampisti, ma riproporsi anche senza di lui può e deve essere possibile. La riprova sta nella partita pazzesca disputata dal ghanese nella sfida d’andata contro il Barcellona: sontuoso in fase di copertura e tamponamento, rapidissimo nel capitalizzare al meglio la geniale intuizione di Stephan El Shaarawy. Perchè, dunque, non provare a ritrovare gli stimoli di quella serata?
This post was last modified on 13 Aprile 2013 - 10:44