LA VIDEOCHAT IN PILLOLE
La chiusura è dedicata a una battuta sulla gara con la Juve: “Sarà una grande sfida e cercheremo di giocarla al meglio”.
Su Seedorf e Gattuso: “Sono amici, sono stati grandi calciatori, sono molto legati a questa società, Rino l’ho sentito ieri sera, Seedorf lo sento spesso. A tutti dico che gli arrivederci non sono addii. Quasi tutti i nostri giocatori sono diventati grandi allenatori. Ieri sera un mio amico era a cena con Kakà e me l’ha passato. Per farvi capire che il legame dei giocatori con la società resta fortissimo”.
Sul futuro di Allegri: “Resta, non abbiamo mai contattato un altro allenatore. Ogni allenatore dipende dai risultati, se dovesse perdere tutte le sei prossime partite ci potremmo pensare (sorride). Ma niente fa pensare che Allegri possa andar via la prossima stagione. Rimarrà sicuramente”.
Tra Ibra e Thiago Silva chi riporterebbe al Milan? “Io amo il calcio e lo seguo in una maniera assurda. Normalmente vince lo scudetto chi ha la difesa più forte…”
Ibra alla Juve? “E’ un grande professionista, a noi è dispiaciuto doverlo cedere, ma le sue cifre non sono compatibili con il bilancio del Milan, con quello della Juve non so”.
Sul gap tra Milan e Juve: “Se Milan e Juve ripartissero con le stesse formazioni di oggi non avremmo un distacco così netto”.
Ancora sul mercato: “Se faremo degli acquisti, il primo sarà sicuramente un difensore”.
Sulla linea di mercato del Milan: “Bisogna cercare di creare in casa i top player, sfruttando molto di più il settore giovanile. Quest’anno abbiamo iniziato a farlo, abbiamo completamente cambiato pelle alla nostra squadra, prendendo una linea precisa orientata verso i giovani. E in Italia oggi non c’è un’altra linea di mercato possibile”.
Sulle italiane in Europa: “Sono dell’avviso che è difficilissimo competere con squadre che fatturano anche il doppio di Milan e Juventus. 20 anni fa il Milan fatturava il doppio del Real Madrid, e sarebbe troppo lungo spiegare perché oggi la situazione si è invertita. Nel calcio ci sono regole molto diverse da Paese a Paese, sia per la fiscalità che soprattutto per i diritti televisivi. Va fatta autocritica da parte dei dirigenti calcistici, ma anche dalle autorità politiche, che non hanno mai fatto una legge affinché gli stadi potessero diventare di proprietà delle società”.
Sullo stadio di proprietà: “Noi pensiamo di rimanere a San Siro, o con l’Inter o da soli. Noi abbiamo provato diverse volte a comprarlo, ma le nostre offerte non coincidono con il prezzo del Comune. Le intenzioni ci sono ma il prezzo al momento è troppo elevato. I tifoi del Milan non sanno che per 10 anni siamo stati gli unici proprietari di San Siro”.
Sul bilancio del Milan: “Il bilancio del 2012 si chiuderà con un numero quasi vicino al pareggio, e dobbiamo raggiungere lo stesso obiettivo anche nel 2013”.
Dei sette giocatori, tra scadenze e prestiti, chi rimarrà? “Possono rimanerne da 1 a 7…”.
Su Robinho: “Lui non voleva neppure tornare in Brasile, voleva tornare al Santos, nella sua città, dove è cresciuto e vive la sua famiglia. E’ un giocatore importante e valuteremo cosa fare, ma io so bene cosa pensa. Ogni anno aspettiamo la fine della stagione per parlare dei rinnovi, perché aspettiamo di sapere se giochiamo in Champions League oppure no, perché per una squadra come il Milan che ha dei costi elevati non partecipare alla Champions sarebbe un problema”.
Su Allegri ed El Shaarawy: “Non c’è nessun caso, non c’è stato nessuno strascico di nessun genere, è l’allenatore che decide la formazione e col Napoli ha scelto Robinho. Stephan ha accettato tranquillamente la scelta di Allegri. Con la Juve credo che farei giocare El Shaarawy, ma è l’allenatore a decidere”
Il rapporto tra El Shaarawy e Balotelli: “Sono molto amici, una coppia bellissima sia nel Milan che nella Nazionale. Non c’è alcuna gelosia, ricordiamoci che Stephan ha 20 anni e come tutti i ragazzi ha bisogno di tirare il fiato ogni tanto. Stephan è il giocatore con più alto minutaggio al Milan, è naturale a 20 anni avere qualche basso oltre a molti alti. I suoi dati fisici sono buonissimi”.
Balotelli acquisto mediatico? “No, lui è un patrimonio del Milan, della Nazionale, è un grande giocatore, che poi sia anche sotto l’occhio dei media è un altro discorso”.
Su Balotelli e la sua squalifica: “Spero che ci sarà contro la Juve, quando non c’è un giocatore così importante è sempre un danno. Speriamo di averlo domenica, si saprà tra non molto. In verità l’espressione ingiuriosa che gli è stata imputata gli è costata due giornate di squalifica, e credo sia una pena troppo severa”.
This post was last modified on 19 Aprile 2013 - 21:47