Il Milan esce dallo Juventus Stadium con le ossa rotte, il fiato sul collo della Fiorentina e soli due punti in mano dopo il trittico di fuoco che ha visto la squadra di Allegri affrontare la prima, la seconda e la quarta in classifica, con risultati non molto soddisfacenti. Ieri sera a Torino è arrivata, inoltre, la prima sconfitta del girone di ritorno, con i rossoneri che erano l’unica squadra imbattuta dopo il giro di boa, venendo da quattro mesi conditi da quattordici risultati utili consecutivi.
Grande rammarico per chi, ancora una volta, ha dimostrato di non essere inferiore negli scontri diretti alla dominatrice del campionato, sconfitta all’andata e messa in gabbia anche al ritorno: citiamo Pirlo pericoloso solo su punizione, Marchisio non pervenuto e Vucinic stretto nella morsa di Zapata e Mexes. Due purtroppo i problemi che hanno mandato ko la truppa di Max: l’ennesimo errore difensivo che ha regalato il gol agli avversari, come successo col Napoli in occasione del gol di Pandev e l’evanescenza di un reparto offensivo che ha dimostrato di soffrire più del previsto l’assenza di Mario Balotelli.
Il vero grande rammarico di questo aprile resta il match del Franchi, col vantaggio di due reti a zero in superiorità numerica rimontato dai Viola. Contro il Napoli si potrebbe imputare alla squadra un rilassamento troppo anticipato, ma l’espulsione di Flamini ha rimesso tutti sulla corda. Ieri abbiamo assistito a uno 0-0 scritto, ma pare che in questo periodo la fortuna abbia deciso di girare alla larga da Milanello. La nota positiva è che il peggio sembra essere passato, almeno sulla carta: domenica sarà ospite a San Siro il Catania che col pareggio di ieri contro il Palermo ha praticamente detto addio ai sogni europei, sette giorni dopo sarà la volta di un Torino ormai salvo.
Al di là degli avversari, deve comunque essere il Milan a ritrovare la cattiveria mostrata fino al mese scorso per raccogliere nelle ultime cinque partite i punti necessari al raggiungimento del terzo posto. Il rientro di Balotelli è senza dubbio determinante, ma occorre rispolverare anche i migliori El Shaarawy e Boateng: tutta la squadra deve compattarsi perchè il calendario è tutt’altro che proibitivo, ma senza la giusta cattiveria si può perdere contro chiunque.