Forse era già tutto scritto. Il viaggio verso Firenze con Galliani in versione ferroviere. L’orario sballato per dover giocare all’ora di pranzo. Balotelli che fuma nel bagno del treno. Galliani che deve lasciare la tribuna Vip del Franchi. Gli episodi arbitrali a favore. Quelli contro. E poi Balotelli, ancora lui, squalificato. Non per un turno dopo il giallo in partita, nonostante le raccomandazioni. Ma per “ingiurie” ad uno degli arbitri d’area. E poi le note ufficiali della Fiorentina. Le smentite del Milan. Bonolis che spara bordate. Via Turati che risponde. il tutto a ridosso dello scontro diretto col Napoli. Insomma, quello che si può definire “un gran casino” che fa a pugni col serafico atteggiamento che fin qui aveva portato la squadra di Allegri a condurre un 2013 semplicemente sensazionale, almeno sul piano dei risultati. Che poi sono la cosa che più conta.
E allora? Da dove si riparte? Come sempre le maniere più efficaci sono quelle più semplici. Tradotto: da quanto di buono è stato fatto fino a questo momento, provando a prendere in mano quel fil rouge che dalla trasferta pre-natalizia di Roma non ha più fatto perdere la squadra. Significa allontanare le polemiche, o quantomeno evitarle, per non cadere nella trappola di chi vuol provare a destabilizzare un ambiente che tanto ha faticato a trovare un equilibrio dopo i sussulti di inizio stagione.
Se Balotelli ha sbagliato è giusto che pagherà. Basta che non paghi per una sorta di legge di compensazione o, peggio ancora, perchè qualcuno ha tuonato, mettendo in dubbio la regolarità di un campionato che ha generato ben poco rammarico. Allegri dovrà essere bravo a tenere l’ambiente al riparo dal turbinio delle polemiche che ancora si leveranno, alla luce della squalifica di SuperMario. D’altronde c’era da aspettarselo che alla prima storta l’attaccante del Milan avrebbe pagato tutto, fin all’ultimo centesimo. Basta pagare il dovuto. Perchè per gli interessi in questo momento non c’è proprio tempo. In nessun campo. Compresi quelli di calcio.