Dal 14′ AMELIA 5 – Sull’esecuzione del rigore da parte di Vidal non può nulla, molto di più poteva fare, in coppia con Abate, per evitare che l’arbitro lo assegnasse.
ABATE 5 – Partita abbastanza ordinata la sua, ma è cruciale l’errore in disimpegno che porta al rigore per la Juve.
MEXES 6 – Parte molto bene, regalando un primo tempo senza particolari sofferenze. L’1-0 crea nervosismo e porta al cartellino giallo.
ZAPATA 6 – Idem. Diffidato, salterà il Catania.
CONSTANT 6.5 – Presente mentalmente e fisicamente sulla fascia sinistra, dà sempre la sensazione di essere in partita anche dopo lo smarrimento provocato dal rigore. Deve migliorare e non poco sui cross.
MONTOLIVO 5 – Il migliore contro il Chievo, gran prestazione a Firenze, poi si perde nel momento in cui la squadra fa fatica e, proprio per questo, avrebbe bisogno più che mai della sua classe. Dispiacere.
AMBROSINI 5.5 – È l’unico nel primo tempo ad arrivare in zona tiro, ma spreca puntualmente. Deviazioni da brivido in barriera sulle punizioni battute dall’ex compagno Pirlo.
Dal 46′ MUNTARI 5 – Una fiammata al 75′ e poco altro: perlopiù irritante.
BOATENG 5 – Da mezz’ala, parte (quasi) a razzo come gli capita ultimamente, poi si perde nei meandri di una partita estremamente sterile in attacco per lui e per i suoi compagni. Non ha più quel guizzo che lo rendeva unico e indispensabile due anni fa.
ROBINHO 4.5 – Corpo estraneo, fa rimpiangere persino Bojan. Allegri recepisce il messaggio quasi dopo tre quarti di gara.
Dal 71′ BOJAN 5.5 – Un po’ di movimento, come al solito, che sembra creare nuovi spazi. Non basta. Non basterà nemmeno per il suo riscatto.
EL SHAARAWY 5.5 – Gira come una trottola e a volte si perde nelle sue cavalcate: apporto sempre più deficitario in area. Urge una revisione totale del suo ruolo in campo. Non è difficile capire perché abbia segnato solo due reti nel girone di ritorno.
PAZZINI 5 – Fisicamente non al top, non riesce nemmeno a tenere palloni come al solito risultando inutile nella manovra e ancor meno nei sedici metri.
ALLEGRI 6 – Prepara la partita tatticamente bene: uno 0-0 scritto, un castello che la premiata ditta Amelia-Abate (e due cambi obbligati) rovina ingiustamente. Certo, la sterilità in attacco è e resta preoccupante. Per non parlare di Robinho.
In corsivo il migliore
This post was last modified on 21 Aprile 2013 - 23:20