Punti di forza: Cavani e Hamsik. El Matador è un centravanti capace di costituire la spina nel fianco di qualsiasi difesa. Possiede un bagaglio tecnico di assoluto valore, annovera nel proprio repertorio la mobilità e la propensione verso il sacrificio e il gioco di sponda. E ha un fiuto del gol eccezionale. Sa smarcarsi come pochi, può segnare in ogni situazione: di rapina, di testa, con un gesto atletico, con una conclusione da fuori area o su calcio piazzato. E’ tra le punte più forti in circolazione. Non è un caso che si trovi al primo posto nella classifica cannonieri della Serie A. I nostri difensori, per non sbandare, devono scendere in campo con massima concentrazione e cognizione di causa. Un errore qualsiasi, con Cavani dirimpettaio, può essere decisivo per l’esito dell’incontro. L’altro elemento cardine del Napoli è appunto Marek Hamsik. Annovera nel proprio repertorio buone doti balistiche, tanto da potere essere definito ambidestro ed essere incline alla giocata ad effetto e al tiro da fuori area, ed è propenso a effettuare con efficacia incursioni nell’area avversaria. L’elemento in questione manifesta rapidità e cambio di passo, è difficile che si stabilizzi in una zona specifica del campo, mentre è più facile che possa svariare su tutta la trequarti. E talvolta, che inizi l’azione dalla fascia. Infine, Hamsik sa dire la sua anche in fase di contenimento. Ma di tanto in tanto, succede che sparisca un po’ dalla circolazione. Ciò si verifica quando incontra interditori in prevalenza bloccati e compagini prive del vizio di allungarsi.
Punti deboli: difesa e portiere. Quando il filtro a centrocampo inizia a mancare, la retroguardia non si trova nelle condizioni di rendere. E da un momento all’altro, può commettere errori. I centrali difensivi del Napoli se la cavano per esperienza e prestanza, ma lasciano a desiderare dal punto di vista del senso tattico e di posizionamento. Faticano anche in merito all’impostazione delle azioni e al mantenimento della giusta concentrazione. Se puntati da Niang ed El Shaarawy, creandosi le giuste condizioni per le nostre sortite offensive, gli ultimi baluardi partenopei tremeranno di certo. E con Pazzini in agguato, le disattenzioni rischieranno di moltiplicarsi. Infine, bisogna segnalare che De Sanctis è un estremo difensore non continuo nel rendimento: può effettuare interventi decisivi su conclusioni in apparenza non alla portata, come commettere defaillances del tutto evitabili. Che si tratti di uscite, rinvii o di tiri da affrontare tra i pali, poco importa: l’errore può essere sempre in arrivo. Così come la parata da applausi… Approfittarne.
Elemento chiave: Cavani. A differenza di Hamsik, che potrebbe sparire dalla circolazione se pressato a dovere, il Matador sa come liberarsi da ipotetiche gabbie e avere ragione dei nostri difensori. Si muove con astuzia e intelligenza, da un momento all’altro, può inventarsi dal nulla la giocata vincente. Conosce tutti i trucchi del mestiere. E’ un attaccante completo, per caratteristiche, tra i migliori al mondo. Sa fare di tutto, anche sacrificarsi per il collettivo. Zapata e Mexes, aiutati dalle diagonali dei terzini, dovranno mettere in scena una performance perfetta. E’ questo l’unico modo per arginare il Matador.
This post was last modified on 13 Aprile 2013 - 16:02