Domenica sera, il posticipo della 32esima giornata delle 20.45, pone di fronte il Milan ed il Napoli, seconda contro terza in classifica. Per i rossoneri si tratta di un crocevia fondamentale per indirizzare la restante parte della stagione, ma soprattutto per capire qualcosa di più su come inizierà la prossima. Infatti, solo una vittoria potrebbe tenere attaccato il Milan a qualche speranza di agguantare ancora il secondo posto, gli altri due risultati allontanerebbero sensibilmente questo obiettivo.
Negli ultimi anni, la sfida fra rossoneri e partenopei, non è mai stata una sfida come tutte le altre. Ricordiamo tutti lo 0-0 dell’anno scorso fra mille polemiche e il diverbio fra Ibra e De Sanctis/Aronica, che costò allo svedese tre giornate di squalifica. Ma, più di ogni altre, la sfida che i tifosi rossoneri ricordano con maggior piacere, è quella di lunedì 28 febbraio 2011. Prima di quel match, la classifica diceva che il Diavolo aveva tre punti di vantaggio sul Napoli secondo e, che, da quella partita si sarebbe delineato il proseguio della stagione.
Gli azzurri si presentano a San Siro senza Lavezzi squalificato ma determinati a far bene. La partita nel primo tempo offre pochi spunti interessanti ma è il Milan a sfiorare il vantaggio con un tiro da fuori di Van Bommel che si stampa sulla traversa. Nella ripresa cambia tutto quando ai rossoneri viene accordato un calcio di rigore dubbio che Ibra non sbaglia. Da lì in poi la gara diventa un monologo rossonero e, prima Boateng (al rientro da un lungo infortunio) e poi Pato, allargano il divario fra le due contendenti. La prova di forza fu enorme, il Napoli uscì da San Siro senza aver fatto un tiro in porta e il distacco in classifica aumentò, diventando di sei punti con l’Inter seconda a meno cinque.