L’ultimo precedente del Milan allo Juventus Stadium, non è molto lontano nel tempo e parla di un’eliminazione subita dai rossoneri per mano dei bianconeri ad inizio gennaio. Un’eliminazione che avviene per il secondo anno consecutivo, nello stesso stadio e nella stessa competizione. Ancora un’eliminazione prematura, quindi, ancora contro gli odiati rivali torinesi, ancora ai tempi supplementari con Mirko Vucinic dopo 90′ di pura sofferenza. Il Milan sta guardando da casa le fasi finali della competizione, ma il modo in cui è arrivata l’eliminazione brucia esattamente come l’anno prima.
La zampata di Vucinic ha rotto l’equilibrio di una sfida davvero equilibrata che, non a caso, era terminata 1-1 al 90′. Merito soprattutto del Milan che ha tenuto brillantemente testa, senza mai soffrire troppo, ad una Juve per la verità apparsa sottotono rispetto al suo standard. L’unico appunto che si può fare ai rossoneri è quello di essere ingenuamente caduti nella trappola tesagli dai rivali ai supplementari: hanno attaccato cercando di sottomettere una squadra apparsa improvvisamente remissiva e al primo contropiede dei padroni di casa sono stati puntualmente puniti.
I rossoneri, molto spavaldi, con tre punte più due centrocampisti propositivi come Montolivo e Boateng, partono a mille all’ora. Ci provano col sinistro di Ambrosini, che Storari alza sopra la traversa. E al 6’ segnano, col solito super El Shaarawy, al 17° centro di una stagione già da sogno. Bello il suo destro incrociato dal limite dell’area, ancor più bella l’azione: spunto prepotente di Boateng dalla sinistra e velo furbo di Pazzini. Poi il pari di Giovinco e poi Vucinic, ancora lui che decide che i rossoneri devono lasciare la scena ai rivali bianconeri,