30 novembre 2012. Il Milan, reduce dalla vittoria importantissima contro la Juventus, va in casa di un Catania che al Massimino è una sentenza e fino a quel momento aveva avuto un cammino da scudetto perdendo solo proprio contro i bianconeri. L’obiettivo è vincere per la prima volta in stagione due partite consecutive ed iniziare a dare una certa continuità ai risultati per poter sperare in una rimonta in classifica che sembra impossibile. Boateng gioca da ‘falso nueve’ con Robinho ed El Shaarawy che agiscono ai suoi lati.
La gara inizia bene ma alla prima palla alta in area la difesa del Milan sbanda ancora e Legrottaglie può colpire incontrastato di testa e metterla dentro. Al 49′ però la partita cambia, quando Barrientos si fa espellere per un ingenuo calcio gratuito a centrocampo su Nocerino. Il Milan dopo un po’ trova la rete del pari con una zampata vincente di El Shaarawy che, però, è nettamente in fuorigioco. Al 56′ il Milan va in vantaggio. L’uno-due terrificante è firmato da Kevin Prince Boateng, al suo primo gol stagionale. Gran tiro a giro che si infila nell’angolino alla destra di Andujar. Dopo mille occasioni sprecate è El Shaarawy, ancora lui, a chiudere la gara con un gran tiro a giro in pieno recupero.
Il Diavolo espugna il “Massimino”, infuriato con l’arbitro, e continua a dare segni evidenti di ripresa. Le notizie più importanti che arrivano sotto l’Etna sono la terza vittoria consecutiva, la seconda in campionato, e la dimostrazione, che hanno dato i ragazzi di Allegri, di una squadra viva. La gara in effetti evidenzia delle cose che ancora devono essere migliorate, come la sofferenza eccessiva sulle palle inattive e il poco cinismo quando c’era da chiudere la gara. Ma, ancora una volta, c’è una stella che è talmente luccicante che acceca tutto quello che gli sta attorno. Si chiama Stephan El Shaarawy, ha solo venti anni ed è sempre più il leader di questa squadra.