Adesso SuperMario comincia a divertirsi per davvero. Anche quando non segna, ma esulta per il gol di un compagno. C’era una volta il Balotelli che in campo non festeggiava mai, e che fuori festeggiava troppo. Oggi sembra non esserci più. Lui è maturato e il Milan lo ha cambiato, fin dal primo giorno. C’è un’immagine che forse è il simbolo della sua metamorfosi: quella della presentazione ufficiale, quando arriva a San Siro vestito “casual” e il Milan gli cambia subito il look, mettendogli un abito elegantissimo, tagliato su misura, con il quale lo presenta alla stampa.
Un abito che non fa il monaco, ma che fa capire da subito l’intento di Galliani: togliergli di dosso immediatamente quell’etichetta di bad boy. La prima mossa è di facciata. Il resto è tutto di sostanza. C’è la sostanza dei numeri, con i 7 gol in 7 partite (una media realizzativa che non ha mai avuto in carriera). Quella del campo, che fa dire a tutti, Allegri compreso, che Balotelli somiglia ad Ibra. E quella di Verona, che ne esalta al massimo le doti di battitore dei calci di punizione: 8 tentativi, 8 tiri nello specchio della porta.
Una volta sparava con la pistola giocattolo, oggi spara fucilate solo con il pallone. Perché in campo comincia a divertirsi per davvero in questo Milan che sembra tagliato su misura per lui, come l’abito indossato il primo giorno. Un abito con cui sono consentite anche delle stravaganze. Ragazzate come quella postata su twitter da El Shaarawy. Quella in cui, di ritorno da una trasfera vittoriosa, si sostituisce ai bagagli facendo uno scherzo ai suoi compagni insieme ai suoi amici. Ma non chiamatele più Balotellate.
This post was last modified on 11 Aprile 2013 - 18:12