L’immagine che il popolo rossonero associa a Paolo Maldini, quando si parla di sfide tra Milan e Juventus, è senz’altro il momento della Champions League sollevata al cielo di Manchester del 2003. Per l’ex capitano rossonero le partite contro i bianconeri hanno un sapore speciale. Molto speciale.
Questa mattina Maldini, ospite d’onore del secondo appuntamento del Nutrilite Tennis Challenge Adidas Cup (iniziativa di Fondazione Milan organzizata all’Harbour Club di Milano) ha voluto parlare del big-match di stasera: “Con la Juve c’è una rivalità ormai storica – ha spiegato l’ex terzino ai microfoni di Sky -. Sono le rivali più continue degli ultimi vent’anni, considerando la finale di Manchester”.
Non è, però, tempo di pronostici. Al massimo di qualche considerazione tecnica: “Il Milan può farcela, anche perchè è una rivalità che io respiravo in qualsiasi contesto. I rossoneri devono guardarsi alle spalle, ma possono ancora guardare avanti. Previsioni? Sono squadre che si conoscono bene, il Milan ha vinto all’andata e ha dato del filo da torcere alla Juve anche in Coppa Italia. La Juve stasera può chiudere il discorso scudetto e ha comunque la rosa migliore in Italia“.
Poi un cenno alle anticipazioni della biografia di Andrea Pirlo, compagno di squadra di Maldini per molti anni al Milan: “Andrea è un ragazzo onesto e sincero, non credo che abbia rivalse nei confronti del Milan“. Quindi una battuta sulla mancata presenza in campo di Mario Balotelli (“Sarebbe stato bello per la partita“) e sugli obiettivi rossoneri per la prossima stagione: “Tanto di cappello al Milan per aver cambiato pelle e compiuto questa rimonta. Vincere sarà difficile, perchè la Juve è sempre la migliore”.