Con la super sfida di domenica a Torino, si chiude il complicatissimo trittico di scontri ad alta quota. Fiorentina al Franchi, Napoli a San Siro con chiosa allo Juventus Stadium. Superfluo sottolineare importanza e difficoltà del prossimo incontro. Il Diavolo, come pronosticabile, ci arriva piuttosto provato, per qualcuno più sul piano mentale che su quello fisico.
Il calo è acuito dalla carenza di qualità, sopratutto nella mediana. Non poter esprimere un possesso palla costruttivo, finisce col penalizzare anche la fase di interdizione, quest’ultima gravata da un peso eccessivo. Questo fattore incide maggiormente quando si fronteggiano squadre con grandi palleggiatori, come la Viola o squadre abili nelle ripartenze come gli azzurri di Mazzarri. Al piccolo deficit di condizione, si sono unite le assenze per squalifica o scelta tecnica, le quali hanno contribuito a delineare il quadro che ci vede ora a 4 punti dal Napoli e con altrettanti punti di vantaggio sui gigliati.
Auspicabile un rientro tra i titolari allo Stadium del Faraone, che a gennaio in Coppa Italia firmò la rete del momentaneo vantaggio contro i bianconeri, allora come domenica, orfani di Chiellini. Il Milan, come ad inizio anno, dovrà fare a meno di Balo (il suo cartellino era ancora proprietà dei Citizen), improbabile la riduzione della squalifica per lui. Squalifica che inevitabilmente ricorda quella che impedì a Ibra di disputare il match scudetto della scorsa stagione, indelebile per il gol non assegnato a Muntari. Inutile ricordare che 14 mesi fa finì 1-1 e se è vero che non c’è due senza tre, dopo i pareggi con Fiorentina e Napoli, sulla gara del prossimo 21 aprile è quasi lecito puntare un dollaro sul segno X.
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