Un brutto fallo ai danni di Zuniga costatogli il rosso diretto e una giornata di squalifica nella sfida contro la Juventus. La sua assenza? Si è sentita, eccome, soprattutto in una serata in cui il nostro centrocampo ha faticato come poche altre volte in fase di interdizione e anche, semplicemente, dal punto di vista della grinta e dell’agonismo puro.
Il ritorno di Mathieu Flamini per la sfida casalinga contro il Catania, dunque, è una delle note più liete in casa rossonera. Partito un po’ in sordina e come rincalzo di lusso, nel corso della stagione il francese ha infatti saputo andare oltre gli scetticismi dei più, macinando prove condite da tanto carattere, personale e spirito di sacrificio. In questo momento particolare, in cui Nocerino appare sempre più scontento e mentalmente lontano e Ambrosini e Muntari non sono al top, il francese rappresenta la spalla più valida per Riccardo Montolivo, troppo spesso solo e mal assistito in fase di impostazione e recupero palla.
Nelle ultime sfide da lui disputate contro Fiorentina e Napoli Flamini ha dimostrato non soltanto una grande voglia di rendersi utile alla causa rossonera, ma anche un’ottima propensione all’inserimento in area e al tiro da fuori. Un’arma, questa, da cui il Milan in questo momento non può assolutamente prescindere, soprattutto considerata la scarsa vena e condizione fisica di diversi elementi in fase offensiva.
Non dimentichiamo, infine, che il contratto del centrocampista francese non è ancora stato rinnovato e il suo futuro appare quanto mai incerto, diviso tra la voglia di restare un altro anno a Milano e la nostalgia di casa (nei giorni scorsi si era parlato insistentemente dell’Olympique Marsiglia). Quale sarà il suo futuro? Molto dipenderà da queste ultime cinque partite.
Ma in attesa degli sviluppi in chiave mercato, stamane sulle colonne del Corriere dello Sport il centrocampista francese ha caricato la squadra in vista del finale di stagione e approfitatto per parlare della propria condizione fisica: “Il terzo posto è molto importante per noi, la società e i tifosi. Abbiamo voglia di vincere il più possibile: da dicembre fino a domenica scorsa non avevamo perso una sola partita in campionato. La sconfitta contro la Juventus è stata solo un episodio. Adesso sto bene, ma stavo bene anche prima nel girone d’andata… Questo sistema di gioco mi piace molto, mi diverto e ho la possibilità di giocare con continuità. Mi piace fare bene anche in amichevole. Futuro? Sono al Milan ormai da cinque anni, dopo tre stagioni ho vinto il campionato e la Supercoppa d’Italia: mi sento benissimo. Adesso puntiamo al terzo posto, poi vedremo… Ci aspettano 5 partite che valgono 5 finali. Quando scendo in campo voglio sempre vincere, anche se a livello di finale nella mia carriera non sono stato molto fortunato: ne ho disputate due con l’Olympique Marsiglia e con l’Arsenal e ho sempre perso“.