Quando la rimonta può diventare delirio e (quasi) sorpasso. Napoli vuol dire verdetto, un pareggio non basta. Pazzo, io credo in te

D. Mariani (vicedirettore SpazioMilan.it)
D. Mariani – Vicedirettore SpazioMilan.it

E’ sempre difficile fare pronostici, specie se di fronte ci sono due grandi squadre che si contendono un secondo posto che vale molto, ancor di più dopo che il Milan di Firenze, in un secondo tempo francamente inspiegabile sotto l’aspetto tecnico e tattico (sugli errori arbitrali, a favore e contro, si è già detto troppo), ha fatto smarrire qualche certezza. Questa sera a San Siro verrà scritto un verdetto decisivo per il campionato. Il Napoli vincendo chiuderebbe i giochi ed “eliminerebbe” qualsiasi sogno di rimonta dei rossoneri. Il Milan, al contrario, riaprirebbe con decisione uno spiraglio che domenica scorsa si è leggermente, ma pericolosamente, chiuso. Poi c’è il pareggio, il risultato che temo di più perché sarebbe sostanzialmente incolore: al Milan non servirebbe (quasi) a niente, rimarrebbe sì “solo” a 4 punti di distacco (che il Napoli dovendo ancora incontrare Inter e Roma potrebbe perdere) ma la squadra di Allegri dovrebbe vincerle tutte da qui alla fine. Impresa impossibile. Lo dicevo prima, prevedere come vada a finire è complicato, anche se in cuor mio ho previsto, senza calcoli particolari, un 1 a 1 (sarebbe il primo pari a San Siro stagionale). Sperando di essere clamorosamente smentito tra poche ore.

Mi aspetto comunque una partita spettacolare, bella e ricca di emozioni. Nessuna “fase di studio”, nessuna “difesa impenetrabile”. Attacchi, contropiedi e, speriamo, nessun errore dell’arbitro Rocchi. Al di là della fede di ognuno di noi, c’è bisogno di un weekend sereno. Cavani ed Hamsik contro El Shaarawy e Pazzini. La prima coppia gol della Serie A contro la seconda. E’ da inizio anno che ho una sconfinata (e a volte anche inspiegabile) fiducia per il Pazzo, ma sono sicuro che, come successo prima dell’infortunio di Genova, continuerà ad essere a suo modo imprescindibile e bomber di razza.

Non ci sarà Mario Balotelli, squalificato dopo le ingiurie post Fiorentina-Milan. Sulla vicenda mi sento di dire tre semplici cose: finché non sapremo mai cos’è è stato detto davvero nessuno potrà dire se erano offese o complimenti, è assurdo che quel gesto venga considerato più grave di un’entrata solo per far male ad un giocatore e di una rissa ridicola in mezzo al campo (ogni riferimento ai colori nerazzurri è puramente non casuale) e il ricorso del Milan ha buone chance di essere accolto: tradotto, Balo salterà la Juventus ma forse ci sarà con il Catania. Detto questo, considerato l’ingenuo giallo preso da SuperMario per l’ostruzione su Roncaglia, una leggerezza gravissima per un giocatore diffidato in vista della notte che vale una stagione (i cori razzisti del “Franchi” di Firenze sono vergognosi ma non bastano a spiegare questo “peccato”), non sono in disaccordo sulle due giornate di squalifica. Mi spiego meglio: dopo quell’ammonizione importante, in seguito ai fischi dello stadio e alla rimonta della Fiorentina, sono quasi convinto che Balotelli qualcosa di pesante se lo sia davvero lasciato scappare. Ma ormai è acqua passata, c’è un Milan-Napoli da urlo che ci aspetta!

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