Vendere El Shaarawy significherebbe privarsi del proprio futuro, costruito benissimo nel corso dei mesi di questa stagione e “venduto” con (giusta) fierezza al mondo calcistico intero. Perché se si parla di “progetto giovani”, di top player made in Milan e di bilancio quasi in pareggio (quindi pochi acquisti costosi e ingaggi mai esagerati) l’eventuale cessione di El Shaarawy sarebbe una presa in giro colossale. Ma parliamo solo di ipotesi perché, come detto, la trattativa tra i due club ancora non esiste ed El Shaarawy non vuole lasciare il Milan. Non solo, Berlusconi, Galliani e Allegri sono della stessa idea e non a caso la società recentemente ha rinnovato (si è trattato del terzo rinnovo dal 2011 ad oggi) il “matrimonio” col Faraone fino al 2018. Un gesto che vale più di mille parole.
C’è da registrare l’intenzione seria, ma non ancora vera e concreta, del Manchester City di Mancini, ma anche la ferma volontà di El Shaarawy e il Milan di rimanere insieme ancora a lungo. L’arrivo di Balotelli e il calo fisiologico di Stephan non devono preoccupare il popolo rossonero, che fortunatamente potrà continuare ad apprezzare i suo colpi da campione anche nell’imminente avvenire.
This post was last modified on 26 Aprile 2013 - 20:01