C’è la Gazzetta dello Sport, ma non solo. A Milanello per Stephan El Shaarawy arrivano fino dall’Egitto, la terra del papà, per conoscere abitudini, pensieri e sogni del ragazzo che sta attirando su di sè le attenzioni dell’intero mondo calcistico. A lui però interessa solo il rossonero: “Dopo aver cambiato totalmente squadra serviva trovare gli equilibri. Ora è tornato il Milan di una volta e io sono felice di giocarci. Eventuali pretendenti non mi interessano, nemmeno all’estero“.
A chi gli chiede come sta risponde un po’ seccato: “Stanco? E come potrei: ho solo 20 anni… Il ginocchio sta benissimo. Non ho più problemi, anche perché a Milanello lo curiamo con la massima attenzione“. Poi sulla cresta e il rapporto con Berlusconi continua : “Io delle forbici del Presidente non ho paura. L’importante è vincere, non chi la butta dentro. Sono certo che sia contento lo stesso anche se segno meno, non penso di correre rischi”. In Egitto sognano El Shaarawy capocannoniere, ma lui: “Beh, Cavani è lontano. Sono già contento di essere secondo, è un buon traguardo“.
Tornando su quanto successo alla sostituzione durante Milan-Palermo: “Non ce l’avevo con l’allenatore, ma con me stesso perché avevo giocato al di sotto delle mie possibilità. Così ho deciso di andare subito negli spogliatoi senza fermarmi in panchina. Niente che riguardi Allegri, con lui ho un legame particolarmente forte. Ha sempre avuto fiducia in me, anche l’anno scorso“.
Sugli obiettivi di squadra: “Ovviamente il secondo posto, ma è una corsa impegnativa. Non bisogna sbagliare nulla e dobbiamo mettterci impegno e disponibilità perché può ancora succedere di tutto. Possiamo trovarci secondi come quinti”.
Deciso sul campo come a parole. “Balotelli? Mario è arrivato proprio nel momento giusto, perché io ho iniziato a segnare di meno. E’ stato un grande aiuto in più. Tra di noi poi è nato qualcosa di bellissimo in campo e fuori. Ne è venuta fuori una grande amicizia, un bel rapporto e di questo sono contento. Lui poi è stato bravissimo a inserirsi subito, perché oltre ad avere grandi qualità tecniche è anche un ragazzo d’oro. Ha legato con tutti e la cosa non deve sembrare scontata: non sempre chi arriva da un’esperienza estera ha tutta questa facilità e velocità di integrazione. Prima che arrivasse al Milan non lo conoscevo molto, l’avevo visto solo una volta in Nazionale. Per me è stata una piacevole sorpresa”.
Sul loro rapporto in campo poi: “A chi sostiene che con Balo rendo di meno rispondo che sono critiche che non hanno una base. Io e lui ci intendiamo a meraviglia. In tutte le partite che abbiamo giocato siamo riusciti a fare qualcosa di buono insieme. Che fosse un gol o un assist. Mi pare che le prove in Nazionale siano la spiegazione migliore. Io svolgo il mio solito lavoro. E le occasioni continuo ad averle, mi pare. Se non ho fatto gol è solo perché arrivo sotto porta poco lucido, Balotelli è solo un campagno che mi agevola. E poi è uno che partecipa molto al gioco, facilitando il dialogo con gli esterni“.
Infine sulla vicenda foto-treno che ha fatto arrabbiare Galliani: “Vorrei precisare che il treno era fermo, e siamo saliti solo il tempo di fare la foto. Comunque, non lo rifarei“. In fondo non si addice ad un Faraone.