Definire pazza la serata di domenica risulta banale quanto azzeccato. Per il Diavolo è stato letteralmente necessario andare in svantaggio per tirar fuori orgoglio e voglia vincere. Né sullo 0-0, né tantomeno sull’1-1, i rossoneri hanno dato l’impressione di avere la forza e soprattutto le idee per poter portare a casa l’incontro. Nella prima metà della seconda frazione infatti, il Catania appariva tutto sommato in controllo della gara. E’ stato il gol di Bergessio paradossalmente a svoltare in positivo la gara del Milan. Allegri costretto ad inserire Pazzini al posto di un impreciso Nocerino, ha sconvolto gli equilibri del match.
La scossa data dell’ingresso del Pazzo formato Pippo Inzaghi, ha spaccato la partita. La sua grinta e caparbietà, insieme alla voglia di non mollare di Boateng, Mexes e Montolivo, hanno rigenerato la squadra, dandole una spinta inusitata. 25 minuti di fuoco, 25 minuti nei quali i Ragazzi hanno messo da parte l’appannamento fisico delle ultime settimane, conquistando tre punti d’importanza capitale.
Sia ben chiaro, non è tutto oro quel che luccica. Non è una gran ricetta quella di andar sotto nel punteggio per reagire. Se poi osserviamo l’atteggiamento di Balotelli ed El Shaarawy nel momento di maggiore difficoltà, allora le preoccupazioni tendono ad aumentare. Sotto 1-2, Super Mario ‘decide’ di ingaggiare un personale duello con l’arbitro, finendo col prendere un’ammonizione sacrosanta per proteste. Ancora più stonato è apparso il linguaggio del corpo del Faraone. Quasi disinteressato dopo l’errore sotto porta per il potenziale 2-2 e distaccato al momento del 3-2 di Pazzini. Stephan non sta vivendo con serenità questa fase decisiva della stagione, i motivi saranno molteplici, ma vanno presi di petto prima che sia troppo tardi. Se si vuole raggiungere il terzo posto, occorre rispettare il Mister, educare Balo, cavalcare il Pazzo e rassicurare El92.
Twitter: @fabryvilla84