Il Milan esce dal Franchi di Firenze con una bocca tremendamente amara, perchè, al di là della (ennesima) giornata poco felice di Tagliavento, si è letteralmente buttati al vento due punti importantissimi contro una diretta avversaria, tra l’altro ridotta in dieci uomini per oltre cinquanta minuti.
La solidità difensiva del Milan è stata incrinata dai guizzi di Ljajic e Cuadrado, che hanno portato ai due rigori del pareggio; Abbiati ha perso la sua imbattibilità in campionato dopo 445 minuti, avendo subito l’ultimo gol da Schelotto nel derby di un mese e mezzo fa e aver mantenuto la porta inviolata contro Lazio, Genoa, Palermo e Chievo. Strana la gara di oggi: la difesa, a dire il vero, non ha poi traballato così tanto, anche perchè dopo l’uscita di Jovetic e con Toni, Larrondo ed El Hamdaoui in panchina, l’attacco dei Viola era piuttosto leggerino e Zapata e Mexes non sono mai stati messi seriamente in difficoltà, ma si è abbassata troppo la guardia e su due azioni individuali si è permesso alla squadra di Montella di strappare un punto insperato.
Lo stesso Allegri nel post partita non ha voluto cercare alcun alibi nella non felice direzione arbitrale, dichiarandosi arrabbiato per non aver saputo i suoi ragazzi gestire il vantaggio numerico e di punteggio; questa del lunch match odierno è la terza rimonta che la truppa del conte Max subisce in questo campionato. La prima risale al girone d’andata, più precisamente alla sesta giornata, quando, impegnati nella trasferta del Tardini di Parma, i rossoneri si fecero rimontare il vantaggio di El Shaarawy dalla velenosa punizione di Galloppa. La seconda rimonta è storia recente e ha data 24 febbraio, quella del derby di ritorno; sempre El Shaarawy regala il vantaggio al Milan, che poi si divora l’impossibile, anche grazie ai miracoli di Handanovic, per poi subire gol da Schelotto alla seconda occasione dei nerazzurri in tutto il match.
Ora mancano sette partite al termine del campionato e bisogna quantomeno mantenere il terzo posto: per farlo è necessario serrare le maglie della difesa e non concedere più queste rimonte agli avversari, soprattutto se i prossimi si chiamano Napoli e Juventus. Serve , perciò, più attenzione da tutti e solo in questo modo al termine della stagione si potrà esultare per un traguardo fino a qualche mese fa inimmaginabile.