Ci ha provato, nel primo tempo, Kevin Prince Boateng, a smuovere l’immobilismo generale con qualche tiro da fuori, ma forse c’era poca convinzione anche nelle sue azioni. In una fase offensiva piuttosto infeconda come quella vista ieri sera, creare anche una sola azione pericolosa richiedeva uno sforzo immane e una coesione di forze che evidentemente mancava.
Il ghanese è partito da mezz’ala anche ieri, giocando discretamente nella prima frazione di gara, ma perdendo poi ritmo e brillantezza, mostrando ancora una volta la versione spenta del Boateng unico di qualche tempo fa. Che sia la posizione in campo o un periodo che proprio non vuole passare, certo è che il Boa continua ad essere il fantasma di se stesso.
Tant’è che già da qualche tempo, il suo nome viene accostato al mercato in uscita del Milan, soprattutto se nelle prossime cinque partite la sua parabola continuerà questa fase discendente. E’ presto, però, per questo tipo di scenari, c’è un campionato di 450 minuti da vincere per conquistare l’ingresso alla prossima Champions League.
This post was last modified on 23 Aprile 2013 - 12:07