Sarà un difensore centrale il primo acquisto rossonero della prossima sessione di mercato. Così ha lasciato intendere Galliani. E così, salvo colpi di scena, sarà. Al momento, nessun effettivo della retroguardia del Milan è sicuro della riconferma. Yepes e Bonera per via dei problemi fisici, Mexes tra alti e bassi. Ci sarà poi da valutare il riscatto di Cristian Zapata, fino ad ora autore di una stagione in cui ha alternato grandi performances a errori elementari: la sua conferma, che costa sei milioni di euro, verrà stabilita in base al suo rendimento nelle ultime uscite rossonere. Ecco allora che il Diavolo, per sopperire alla deficitaria situazione creatasi, si sta guardando intorno.
Sfumato Dedé, accasatosi al Cruzeiro con un contratto fino al 2014, il Milan ha deciso di pescare in Colombia. E ha già trovato il suo obiettivo. Anzi, stando a indiscrezioni, la società di Via Turati ha già concluso le trattative per l’acquisto di un elemento di valore e di prospettiva: Jherson Vergara. Classe 1994, 190 cm per 81 kg, l’elemento in questione annovera nel proprio repertorio potenza, aggressività, senso dell’anticipo, dinamismo, abilità nell’uno contro uno e nel controllo delle palle alte e personalità. Il club a cui ancora appartiene, l’Universitario di Popayan, milita nella Serie B della Colombia e, fattore da non sottovalutare, si trova in difficoltà economica: il Diavolo ha colto la palla al balzo. Sulla base di due milioni di euro, volontà del giocatore inclusa, l’affare è vicino alla chiusura. Percentuale d’arrivo: 95%.
Dal momento che Vergara è una promessa da fare crescere e inserire gradualmente, i rossoneri hanno intenzione di farsi avanti anche per elementi di caratura, già formati e pronti sin da subito a contribuire con efficacia alla causa. Il primo nome della lista è Mamadou Sakho del PSG. Centrale dal fisico possente, 187 cm per 83 kg, sa imporsi anche per senso del gioco e della posizione. E’ inoltre in grado di disimpegnarsi con successo con la palla tra i piedi e di impostare l’azione. Dispone, oltre alla forza fisica, di rapidità ed elevazione. Anche la carta d’identità, classe 1990, è dalla sua. Rappresenta senz’altro il sogno di mercato rossonero. Difficile, ma non impossibile, che il Paris Saint Germain se ne privi. Con il Diavolo in agguato che, dopo l’operazione della scorsa estate, confida in un piccolo sconto da parte dello sceicco di Francia. Percentuale d’arrivo: 40%.
Arriviamo ora a due evergreen del mercato rossonero, Benatia e Ogbonna. Il primo, in forza all’Udinese, è un ’87 in possesso di un fisico invidiabile (191 cm per 88 kg). Poiché si trova in Italia dal 2010, con il trascorrere del tempo, è cresciuto dal punto di vista tecnico e tattico. Quando in forma, è capace di mettere in mostra rapidità. Ma le sue caratteristiche migliori sono la potenza e lo stacco di testa. Nelle difese strette, si esprime al meglio. Per fare sfracelli, però, deve scendere in campo con continuità. Riuscirebbe a imporsi da subito anche in retroguardie un po’ meno protette? O rischierebbe, specie se in ritardo di condizione, un prematuro accantonamento? Sono questi i dubbi che frenano la dirigenza rossonera che, in ogni caso, dovrebbe vedersela con un oste del calibro di Pozzo. Oste che fa pagare a carissimo prezzo i propri prezzi pregiati. Percentuale d’arrivo: 15%
Angelo Ogbonna, da tempo nel giro della Nazionale, è nato nel 1988. Così come i difensori fino ad ora citati, fa della potenza la sua arma migliore. Il suo bagaglio è arricchito da una discreta tecnica di base, unita a un senso del gioco niente male. Peccato che difetti in velocità nello stretto e a volte incappi in amnesie ed errori di posizionamento. Anche quando in condizione, manifesta la mancanza di mobilità e di esplosività. Nonostante ciò, in Via Turati piace. E pur chiedendo Cairo una ventina di milioni, il Milan farà di tutto pur di spuntarla. Percentuale d’arrivo: 20%.
Diverse sono invece le caratteristiche presentate da altri due difensori terminati da tempo in orbita Milan: Vlad Chiriches e Domenico Criscito. Il rumeno, 184 cm per 75 kg, si distingue per velocità e doti d’anticipo. Presenta un fisico compatto, ma non sufficiente per presenziare al centro della difesa con regolarità, visto e considerato che la forza fisica non è tra le sue migliori qualità. Lascia inoltre perplessi il suo senso del gioco, dal momento che il campionato rumeno non contempla tutti quei tatticismi che in Serie A la fanno da padrone. Più che un difensore centrale, può fungere da terzino di contenimento. Il Diavolo, comunque, ha effettuato solo un semplice sondaggio. Percentuale d’arrivo: 5%.
Poche sono le possibilità di assistere a un Mimmo Criscito versione rossonera. L’effettivo in questione, così come Chiriches, non dà garanzie dal punto di vista fisico. Certo, conosce il nostro Campionato e se la cava in merito alla comprensione dello sviluppo delle azioni, ma si esprime al meglio sulla fascia. E’ dotato di una buona facilità di corsa e di abilità nella spinta. La fase di copertura non è mai stata il suo forte. Quando c’erano problemi anche sulle corsie laterali, il Milan se ne era interessato. Ma adesso, considerando che il giocatore non sarebbe disposto ad abbandonare la Russia facilmente, un suo prelievo da parte del Milan rappresenta un’ipotesi remota. Percentuale d’arrivo: 5%.
Menzione a parte merita Samuel Umtiti del Lione. Come Criscito e Chiriches, l’elemento in questione non presenta un fisico da corazziere, 181 cm per 75 kg. Ma essendo un ’93, ha dalla sua la carta d’identità. Ecco perché, sebbene a oggi possa ricoprire con maggior successo la posizione di esterno di difesa, il Milan continua a interessarsene. Umtiti fa ben sperare per rapidità ed esplosività. In proiezione, sa saltare l’uomo. E presenta una buona tecnica di base. Il Lione, per cederlo chiede almeno dieci milioni. Il Diavolo osserva e ci pensa. Percentuale d’arrivo: 15%.
Infine, dal Regno Unito, c’è chi rilancia la possibilità di vedere Nemanja Vidic firmare per il Milan. Il serbo, classe 1981, è un pilastro del Manchester United. Carisma ed esperienza. Sono questi i suoi punti di forza. Vidic sa garantire sicurezza a tutto il reparto. Dispone di senso del gioco e fisicità. Fino a qualche anno fa, superarlo rappresentava un’impresa. Ma a ottobre, spegnerà trentadue candeline. E da qualche stagione, inizia ad accusare segni di cedimento, aggravati da alcuni infortuni. Nello staff dei Red Devils, c’è il timore che si trovi sul viale del tramonto anche dal punto di vista fisico, nonostante l’indiscussa leadership nella lettura dello sviluppo delle azioni. Ha un contratto con lo United fino al 2014. Percentuale d’arrivo: 10%.