Alla vigilia della sfida contro il Catania, in cui tornerà titolare, il giocatore ha parlato del suo futuro, legato, tra l’altro, dal rinnovo del contratto in scadenza proprio a giugno: “So di essere una figura apprezzata dal club, perché me l’hanno detto più volte – ha affermato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport -. Dopo sette anni la mia priorità è restare. Mi piacerebbe continuare qui, dove mi sento a casa e dove c’è un bel progetto giovani in cui posso mettere a disposizione la mia esperienza. Ora il primo obiettivo è il terzo posto, poi parlerò con la società in modo da trovare una soluzione che soddisfi entrambi”.
Non è comunque escluso un futuro lontano dai colori rossoneri: “Ho 31 anni, sono a fine contratto e ho giocato sette stagioni in un club con cui ho vinto diversi titoli. Diciamo che è normale ci possa essere interesse da parte di qualche altra squadra. Italia o estero? Diciamo che noi italiani alla fine stiamo meglio all’interno dei nostri confini. Come stile di vita, più che calcisticamente, specie di questi tempi”.
Quindi sul rapporto con Massimiliano Allegri: “Non pretendo di essere un titolare inamovibile, ma solo di sentirmi importante. E comunque fino all’infortunio di metà novembre ho giocato molto. Per il resto, non è mai stata mia abitudine lamentarmi”.
Infine una domanda sulla differenza tra Zlatan Ibrahimovic e Mario Balotelli: “L’età, in base alla quale agiscono in modo diverso. Zlatan intimoriva solo con lo sguardo, Mario è ancora un ragazzo. Non lo conoscevo, da quel che sentivo sembrava ci fosse da mettersi le mani nei capelli, che ne combinasse una al giorno, invece è perfetto e un professionista impeccabile”.
This post was last modified on 27 Aprile 2013 - 18:28