Non è certo stata una stagione particolarmente fortunata per Daniele Bonera, rimasto a lungo fuori per problemi fisici. Eppure il difensore bresciano è uno degli elementi che garantisce maggiore esperienza e sicurezza alla difesa del Milan.
Alla vigilia della sfida contro il Catania, in cui tornerà titolare, il giocatore ha parlato del suo futuro, legato, tra l’altro, dal rinnovo del contratto in scadenza proprio a giugno: “So di essere una figura apprezzata dal club, perché me l’hanno detto più volte – ha affermato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport -. Dopo sette anni la mia priorità è restare. Mi piacerebbe continuare qui, dove mi sento a casa e dove c’è un bel progetto giovani in cui posso mettere a disposizione la mia esperienza. Ora il primo obiettivo è il terzo posto, poi parlerò con la società in modo da trovare una soluzione che soddisfi entrambi”.
Non è comunque escluso un futuro lontano dai colori rossoneri: “Ho 31 anni, sono a fine contratto e ho giocato sette stagioni in un club con cui ho vinto diversi titoli. Diciamo che è normale ci possa essere interesse da parte di qualche altra squadra. Italia o estero? Diciamo che noi italiani alla fine stiamo meglio all’interno dei nostri confini. Come stile di vita, più che calcisticamente, specie di questi tempi”.
Quindi sul rapporto con Massimiliano Allegri: “Non pretendo di essere un titolare inamovibile, ma solo di sentirmi importante. E comunque fino all’infortunio di metà novembre ho giocato molto. Per il resto, non è mai stata mia abitudine lamentarmi”.
Infine una domanda sulla differenza tra Zlatan Ibrahimovic e Mario Balotelli: “L’età, in base alla quale agiscono in modo diverso. Zlatan intimoriva solo con lo sguardo, Mario è ancora un ragazzo. Non lo conoscevo, da quel che sentivo sembrava ci fosse da mettersi le mani nei capelli, che ne combinasse una al giorno, invece è perfetto e un professionista impeccabile”.