Poco o nulla insomma, anche se lo spazio che ha avuto a disposizione è stato minimo. Ma per chi ha osservato con attenzione la sua stagione, poteva scommettere che da 20 minuti a 90 sarebbe cambiato ben poco. Bojan ha deluso ancora e nell’attacco rossonero sta continuando a perdere fiducia e posizioni, in attesa di salutare a fine anno. Ma quella è un’altra storia.
Quello che preoccupa è lo spirito, l’atteggiamento, il non mordente con il quale l’ex Barcellona sta scendendo in campo da diverso tempo. Sia chiaro: da inizio anno non ha mai fatto vedere grandi cose, ma quantomeno delle giornate “luminose” sì, che però sono completamente scomparse. Piccolo inciso: il gol manca dal 6 gennaio, Milan-Siena 2-1. Quasi 4 mesi.
Basta (anche) questo per spiegare il momento negativo di Bojan, silenzioso e fragile, insicuro e poco adatto al calcio di Allegri. E forse anche alla Serie A. Con il calo di El Shaarawy, la quasi partenza di Robinho, la crescita di Niang e la squalifica recente di Balotelli poteva, e doveva, rendere di più e farsi notare con convinzione. Ma non c’è riuscito, come non riuscirà a convincere il Milan ad esercitare il riscatto a fine anno.
This post was last modified on 24 Aprile 2013 - 09:53