Barbara Berlusconi: “Non venderemo mai il Milan. Faremo divertire i tifosi rimanendo ogni anno in Champions”

SILVIO E BARBARA BERLUSCONIElogi per la gestione finanziaria. Promesse di non cedere mai il club. Speranze di poter rafforzare ulteriormente la squadra con nuovi innesti di qualità. Barbara Berlusconi parla a tutto campo in un’intervista pubblicata oggi sulla Gazzetta dello Sport.

Si parte dai risultati economici e dal pareggio di bilancio: “Merito di tutti quelli che ci lavorano, a cominciare da Adriano Galliani che in questa stagione ha svolto un lavoro ottimo, come del resto fa da 27 anni – ha commentato la consigliera d’amministrazione di via Turati -. Il modello di calcio al quale siamo arrivati non è economicamente sopportabile: in Europa i club di calcio appartengono in realtà soltanto per una piccola percentuale a chi nominalmente li possiede. Rischiamo di essere condizionati dai debiti e di arrivare al collasso come purtroppo accade agli stati europei, che hanno per troppo tempo fatto finta di non vedere i problemi”. Quindi: “E’ inesatto parlare di pareggio del bilancio come primo obiettivo. Il calcio si basa sui risultati sportivi, che sono quelli che ci danno appeal nel mondo. A noi interessava coniugare buona gestione e buoni risultati sportivi, e ci stiamo riuscendo. Abbiamo portato il costo del lavoro al 50% del fatturato, questo significa che saremo a posto anche negli anni venturi. E’ un risultato strutturale, che effettivamente non pensavamo di raggiungere tanto velocemente”.

Poi una riflessione sulla partenza da incubo della stagione in corso: “Le critiche estive sono state forti, e giustificate, perché i tifosi sono i nostri primi clienti, e io penso che abbiano tutto il diritto di farsi sentire. Poi, per abitudine, nella nostra azienda amiamo il confronto. Pensavamo: “Che cosa stiamo facendo? Siamo sulla strada giusta?”. I timori c’erano ed erano legittimi, ma se una società è convinta della bontà del proprio progetto deve perseguirlo con decisione e i risultati ci danno ragione. I tifosi devono stare tranquilli: possono fidarsi di noi”.

E sul modello di club: “Credo che i club di successo siano quelli che hanno un’identità. Penso all’Arsenal, oltre che ovviamente al Barcellona e Bayern Monaco. Sono club che trasmettono valori, che danno un senso di continuità e sviluppano un forte senso di appartenenza in chi ci lavora e in chi fa il tifo. E’ quello che il Milan ha fatto in questi anni e che continuerà a fare”.

Sugli obiettivi sportivi per la figlia del Cavaliere non ci sono dubbi: “Rimanere al massimo livello. Il Milan è il club più titolato a livello internazionale, ha vinto tanto in Europa. E’ un club da Champions, e vuole continuare ad esserlo. Essere da Champions non vuol dire vincerla, ma giocarla ogni anno, e tentare di restare in scena il più possibile. Senza questo risultato no, non siamo soddisfatti”.

Un commento sul lavoro di Massimiliano Allegri: “Credo che Allegri stia facendo un buon lavoro come tutti quelli che operano nella struttura Milan. Negli uffici del Milan c’è molta sintonia”. Ma sull’ipotesi di un altro allenatore con radici milaniste: “Mi pare che si debbano valutare prima di tutto le caratteristiche umane e professionali, se poi uno è già stato dei nostri e ci siamo trovati bene, perché no? Può essere un valore in più. Ma le capacità tecniche sono la prima cosa”.

Capitolo giovani e mercato: L’idea è far crescere i top player in casa, anche se questo non significa che non ne prenderemo più. L’acquisto di Balotelli lo dimostra. Ma non si potranno più acquistare 25 top-player. I cartellini e gli stipendi hanno raggiunto livelli improponibili e ripeto, il Milan non vuole rischiare di esplodere”.

Infine battute su Boateng ambasciatore all’Onu (“Una cosa che mi inorgoglisce molto”), Mario Balotelli in copertina sul Time (“Un altro motivo di soddisfazione”), su uno stadio solo del Milan (“Per creare uno stadio tutto milanista, sia San Siro o un altro posto, bisogna che molte situazioni coincidano”).

Per chiudere con la promessa: “Mio padre ci ha trasmesso un’idea: il Milan è un pezzo di cuore. La famiglia Berlusconi non lo venderà mai. Creare partnership per avere nuovi capitali ed espandersi è un conto, cedere il club un altro. E non succederà. Offrire ai tifosi un bello spettacolo, li faremo divertire ed emozionare”.

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