Dall’esordio, a San Siro, il 3 febbraio contro l’Udinese l’ex City, parlano chiaro le statistiche, è stato decisivo: 8 presenze, 7 reti, 2 assist e una media punti rossonera di gran lunga superiore a quella delle ultime battute. Con lui in campo sono stati 2,25 i punti messi in cassaforte, nelle due gare d’assenza soltanto 1. El Shaarawy appannato, Niang troppo giovane e inesperto, Robinho e Bojan con la testa altrove: non vi è dubbio che ha il nome di Mario Balotelli la linfa vitale che il Milan si aspetta di ritrovare.
Da parte sua lo aveva detto appena sbarcato a Milano: “Mi muovo solo per vincere”. Ora, per provarci, in grande stile, nel prossimo anno, occorrono freddezza e lucidità, sotto porta e non solo. Solo cinque partite, solo un punto di distacco dalla Fiorentina. Bisogna allontanare gli spettri dell’Europa League, c’è bisogno dello sprint di SuperMario.
This post was last modified on 27 Aprile 2013 - 22:18