Eppure, secondo la Gazzetta dello Sport, questo ragionamento non è poi così obbligato. Il destino di Allegri non passa soltanto per la qualificazione in Champions, o meglio, quella è necessaria ma non sufficiente. Le continue uscite “scherzose” di Berlusconi non fanno altro che rendere tutta la vicenda un enorme punto interrogativo. Allegri non ci sta ad essere messo in discussione ogni volta che qualcosa non va per il verso giusto, e potrebbe essere lui stesso a scegliere soluzioni diverse dalla permanenza al Milan.
I tifosi sono dalla sua parte (“Più rispetto per Allegri”, recitava uno striscione esposto dalla Curva Sud), così come i giocatori: Flamini e Balotelli, ma anche Montolivo e Amelia, hanno espresso messaggi di solidarietà verso il loro mister, facendo intendere che questa situazione toglie tranquillità anche alla squadra. Altro fattore di instabilità è la scadenza del contratto del tecnico toscano che, se non dovesse rinnovare, potrebbe scegliere la Roma o più probabilmente un’esperienza all’estero.
Difficile che cambi qualcosa nel rapporto con Berlusconi, che è un “padrone” particolare, sempre su di giri e spesso gioviale nei toni e nelle battute. Ha sempre avuto la tendenza a mandare frecciatine agli allenatori in carica, fa parte della sua indole e l’unico modo per evitare contrasti è quello di non farne una questione personale. Ma, in una stagione travagliata come questa, è anche comprensibile che Allegri si senta ingiustamente attaccato, e privato di meriti che in effetti gli appartengono.
Nelle prossime settimane si attendono sviluppi, la volontà di Allegri è quella di restare, ma non a queste condizioni, non con questa pressione continua addosso.
This post was last modified on 30 Aprile 2013 - 20:57