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Al “Franchi”, fischi che certificano il verdetto: è il Milan di Monto

Montolivo.4jpgUna domenica speciale. L’appuntamento al “Franchi” di Firenze contro la Fiorentina per Riccardo Montolivo sarà emozionante, unico e speciale. Per la prima volta farà ingresso da ex nel suo ex stadio, contro la sua ex squadra di cui dal gennaio 2010 è stato anche capitano. Circostanze strane, particolari: impossibile parlare di una partita normale. E non importa se ad “accoglierlo” ci saranno i fischi, ce ne saranno eccome, perché nel calcio si dimentica sempre troppo facilmente e la gente di Firenze riesce ancora a parlare di tradimento dopo 7 anni di Viola con 258 presenze e 19 gol.

A Monto dispiacerà di questo clima perché legato come pochi a sani valori e principi, un giocatore serio e rispettoso. A 27 anni ha semplicemente deciso di dire sì ad una grande squadra come il Milan per dare un’accelerata alla sua carriera e in pochi, pochissimi mesi è riuscito a farsi apprezzare nel modo giusto, a crescere e vincere insieme alla squadra e a levarsi di dosso definitivamente quei pregiudizi che proprio alla Fiorentina lo avevano definito un centrocampista incompiuto.

Ci hanno pensato le 34 presenze in rossonero sin qui collezionate da Montolivo a dimostrare il contrario, o quasi. Perché soprattutto sono state le prestazioni sul campo a presentare un giocatore di qualità, spessore, temperamento e classe: tanto da diventare il capitano del Milan. Proprio dopo esserlo stato a Firenze. Il passato è importante, ma mai quanto il futuro: lo sa bene Ricky, pronto a giocare (e forse segnare, ma nel caso non esulterà) domenica alle 12.30. E’ la sua domenica, la sua ex squadra, la sua sfida. E’ il Milan di Montolivo.

This post was last modified on 6 Aprile 2013 - 15:14

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redazione