Abbiati, oggi come allora, fu costretto a raccogliere il pallone dentro la rete senza nessuna colpa. Circostanze che non danno troppo piacere alla memoria, ma che se non altro sottolineano ancora una volta la buona difesa che da diverso tempo a questa parte ha trovato certezze, equilibrio e solidità. E soprattutto incassato meno gol. L’errore difensivo di ieri è evidente, come lo fu quello sul pareggio di Schelotto, ma è comprensibile ed ammesso dopo un mese e mezzo abbondante da quel lontano precedente.
“Protagonista” sempre Abbiati. Almeno lui, ieri, si è preso una bella rivincita dopo i pasticci commessi al San Paolo all’andata contro la squadra di Mazzarri: decisione, sicurezza e “manone” da vero numero 1. Anzi, 32.
This post was last modified on 16 Aprile 2013 - 09:27