Amelia ha partecipato alla spedizione di Germania 2006, seppur da riserva di Buffon. Non è mai stato un portiere dal profitto ineccepibile. Sono molti gli errori a lui attribuiti nella sua esperienza con la casacca rossonera. Ma nei momenti di difficoltà, magari anche con la sola forza della disperazione, ha estratto gli artigli e dato il meglio di sè. In merito, l’incontro di Coppa Uefa che il 2 novembre 2006 aveva visto contrapposti il Livorno e il Partizan Belgrado insegna: a pochi minuti dal termine di una gara che vedeva la compagine toscana sotto di un gol e a un passo dall’eliminazione, Marco si era scoperto bomber, gettandosi nella mischia durante una delle ultime occasioni della sfida e firmando la rete del pareggio.
Il portiere originario di Frascati aveva ben figurato anche quando militava nel Palermo. Indelebile nella mente dei tifosi del Milan è la partita di scena il 30 novembre 2008, quando il Diavolo usciva sconfitto dal Barbera proprio grazie a una grande prestazione di Amelia, che aveva neutralizzato il primo calcio di rigore battuto da Ronaldinho e aveva sfoggiato interventi all’altezza della situazione. L’elemento in questione è un estremo difensore in circolazione da anni. Può commettere errori dettati dalla mancanza di concentrazione o di condizione, ma non dispone di limiti dal punto di vista strutturale. Venendo messo sotto pressione ma sentendo la fiducia della società e dell’ambiente, Marco potrebbe allora stupirci. E assicurare la stabilità a lungo termine richiesta.
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