La vita offre spesso seconde possibilità, il calcio quasi sempre. Nel bene e nel male, i risultati sono figli di un tempo passeggero, di occasioni sfruttate o mancate che dopo immensi giri ritornano al punto di partenza, per essere rinnovate e, perché no, anche riscattate.
Lo scorso 17 novembre, al San Paolo, i guantoni di Christian Abbiati fecero cilecca, compromettendo la gara ai suoi albori, salvata poi, con non poco sforzo, da una doppietta di El Shaarawy. A mortificare il portiere rossonero furono Inler e Insigne: il primo lo spiazzò in occasione del primo gol, quando il suo tiro si infilò a destra mentre Abbiati si buttò a sinistra; il secondo si inventò un tiro con un doppio tunnel, prima sotto le gambe di Acerbi, poi, appunto, sotto quelle dell’estremo difensore del Milan. Al 78′ Abbiati riuscì a raddrizzare un pò la sua prestazione opponendosi con un piede al tiro di Cavani a botta sicura, impedendo il terzo gol dei partenopei.
Domenica sera, quindi, in quello che al momento rappresenta forse lo scontro diretto per eccellenza, Abbiati proverà a riscattarsi dai pasticci dell’andata, visto che il momento negativo sembra ormai alle spalle. Non sarà facile però difendere la porta rossonera dalle aggressioni dei napoletani, che cercheranno di difendere con le unghie l’accesso diretto alla Champions League. Ma il Milan, dal canto suo, non vuole lasciare nulla al caso, e continua con immutata foga la sua rincorsa per entrare nella competizione dalla porta principale. Ragion per cui farà comodo avere un Abbiati motivato in più, in cerca di vendetta…