Una settimana simbolo quella appena conclusa in casa rossonera, in quanto ha significato il culmine di una rincorsa durata quattro mesi e speriamo non ancora conclusa. Con il successo di ieri sulla Lazio, infatti, il Milan ha ottenuto il terzo posto solitario, dopo una risalita incredibile, fatta di 34 punti in 15 gare, 10 vittorie, 4 pareggi e 11 punti risucchiati ai biancocelesti in meno di due mesi. Adesso, dopo le vittorie di Inter e Fiorentina, la lotta per l’accesso alla Champions League 2013/2014 si fa durissimo, ma con una squadra in questo stato di forma, niente è impossibile, nemmeno il secondo posto. IN RIALZO.
Come detto, è stato proprio il gioco, più della rotondità del risultato stesso, a convincere in maniera particolare. Lasciando da parte l’inferiorità numerica della Lazio, c’è da dire che anche in 11 contro 11 i rossoneri avevano in mano il pallino del gioco e hanno sfiorato diverse volte il gol. Guardando anche le partite con Barcellona e Inter, soprattutto la prima frazione di gioco, quello che emerge è una mostruosa facilità dei rossoneri nel presentarsi in zona gol con una frequenza incredibile, grazie soprattutto alla velocità di El Shaarawy e a un Boateng che dietro le punte si è ritrovato. Indispensabile anche l’apporto di Montolivo, che dà geometrie precise alla squadra, grazie a una sublime visione di gioco e a una invidiabile velocità di pensiero. Insomma, Allegri ha saputo dare una nuova anima al Milan, che finalmente, dopo le vittorie, ha trovato anche il buon gioco. IN RIALZO.
Un’altra buona notizia che arriva dal match di ieri sera costituisce praticamente un unicum di questo campionato rossonero, ossia l’aver portato a casa il risultato pieno senza subire gol. Merito di un equilibrio difensivo non ancora ottimale ma sicuramente migliore rispetto ai mesi scorsi. Pur mancando la collaudata coppia di centrali difensivi Mexes (squalificato) e Zapata (uscito nell’intervallo), la retroguardia di Allegri ha funzionato molto bene anche con l’inedito duo Zaccardo-Yepes. Merito anche dei due terzini, Abate e De Sciglio, che sono in uno stato di forma eccellente, perfetti sia in fase difensiva che di spinta. Un particolare che dovrà rivestire un’importanza cruciale soprattutto per la decisiva trasferta di Barcellona, prima ancora che di Genova. IN RIALZO.
E, a concludere una sette giorni da incorniciare, anche una chicca di “mercato”, che non riguarda entrate e/o uscite, ma conferme. Il rinnovo del contratto di El Shaarawy fino al 2018 rappresenta un importante segnale della volontà della società di via Turati a proseguire con fermezza nel progetto giovani, a far crescere nuovi talenti non per immetterli sul mercato, come molti hanno sostenuto nei mesi scorsi, ma per creare un organico di spessore e che sia destinato a durare nel tempo. E la firma sul nuovo contratto del giocatore simbolo del Milan dei giovani non può che rappresentare un importantissimo suggello a questa nuova politica societaria. IN RIALZO.