Bando ai ricordi, comunque, stasera il Milan ha un appuntamento con la storia, e non poteva mancare l’opinione di Sheva, che di sfide di Champions se ne intende, eccome. Dalle pagine della Gazzetta dello Sport rimbalzano le sue parole sulla gara col Barça, che per tutti, lui compreso, sarà un momento davvero particolare:
“Sono fiducioso, sì, anche se il 2-0 dell’andata non basta per sentirsi al sicuro. Il Barcellona è una delle squadre migliori del mondo, e non si può parlare di flessione soltanto perché ha perso con il Real Madrid e il Milan. Però è evidente che attraversa un periodo difficile, tanti giocatori non sono al massimo e in difesa hanno qualche problema. Mascherano è molto veloce, ma se non gioca lui, gli altri sono vulnerabili“.
Sui giovani e le grandi sfide: “Gli stadi grandi e importanti spaventano un po’ tutti, ma se dentro di te hai la stoffa giusta, passi anche queste prove. Sono posti come il Camp Nou che ti fanno crescere e ti danno fiducia in te stesso. E poi i ragazzi del Milan mi sembrano tutt’altro che timidi“.
Sul modo di affrontare la gara: “Giocare con la testa libera. Sfruttare il poco che una squadra così tecnica ti concede, ma pensare anche che proprio perché è una squadra che gioca sempre all’attacco e ha molta fiducia nella sua tecnica, il Barça ha dei punti deboli. Attaccanti a parte, tutti devono pensare che stanno giocando una partita secca, che comincia dallo 0-0. Tutti, sia gli attaccanti che i centrocampisti e i difensori, devono sacrificarsi tanto, come all’andata. Ma Allegri li avrà istruiti a dovere”.
Eventuale eliminazione=fallimento? “Non scherziamo: lo dice a uno che ha vissuto ribaltoni come La Coruna e Istanbul. Non c’è bisogno di guardare al passato per capire che il Milan deve stare attento, però deve anche valutare tutte le cose buone fatte fin qui: la società voleva ricostruire e Allegri sta facendo un buon lavoro. Si può uscire di scena a testa alta, ma io sono convinto che il Milan abbia buonissime chance”.
This post was last modified on 12 Marzo 2013 - 15:13