Mattia De Sciglio, presente e futuro, rossonero ed azzurro. L’escalation del giovane terzino è clamorosamente rapida e meravigliosa se solo si pensa che 10 anni fa era ancora “nascosto” negli Esordienti Sperimentali del Milan. Ma De Sciglio non ha mai smesso di correre, ha avuto pazienza e ha saputo sfruttare come nessuno le chance in Prima Squadra. La sua consacrazione non è cominciata quest’anno bensì una stagione fa, nel giorno più triste per il recente passato del Diavolo: 6 maggio 2012, Inter-Milan 4-2: il derby dello scudetto della Juventus. In quell’occasione Mattia spinse, difese ed attaccò senza paura, andando anche a muso duro con Javier Zanetti.
Adesso di fronte avrà niente meno che il Brasile. Domani a Ginevra, infatti, ci sarà l’amichevole di lusso con la Nazionale verdeoro e Prandelli è fortemente orientato a concedergli una chance dal primo minuto sulla fascia sinistra, il ruolo dove paradossalmente gioca meglio nonostante il suo destro naturale. Un giorno speciale, una notte da ricordare a prescindere dal verdetto del terreno di gioco: De Sciglio emblema ed orgoglio del calcio fatto di sacrificio e del lavoro scrupoloso del settore giovanile del Milan. Un colpo di mercato senza spendere soldi, un altro traguardo raggiunto con merito per un elemento diventato imprescindibile, per i rossoneri e ben presto, speriamo, anche per la Nazionale azzurra.
This post was last modified on 20 Marzo 2013 - 20:36