“Io sono io, non sono nè tra i più forti, nè tra i più scarsi del mondo – ha subito dichiarato SuperMario -. Io sono quello di sempre. Anche se non giocavo con continuità. Io non sono mai stato montato: ho fatto la mia vita, ma ora lavoro bene”.
Poi una considerazione sul derby, gara nella quale non è riuscito a segnare da quando è tornato in Italia: “Ero emozionato perché era bello giocare quella partita”.
Sul possibile ritorno in azzurro di Francesco Totti: “Magari! E’ un fenomeno, i grandi campioni sono sempre accetti”.
Sempre a proposito della partita contro il Brasile: “Mio papà mi ha detto che ho sbagliato tanto, però sono riuscito a fare un bel gol. Mia mamma si è divertita“. E ancora: “Non sono cambiato: sono maturato, sto crescendo, ora non ho più 17 anni, con l’esperienza cresci”.
Riflessioni anche su Cesare Prandelli e sulla Nazionale, più in generale: “Ho sempre avuto vicina gente che mi vuole bene, il mister conosce famiglia e amici. Sono simpatico a molti, ma non a tutti. Dopo l’Europeo la mia popolarità è aumentata, l’ho notato. Grazie all’Italia mi vogliono bene anche i tifosi di altre squadre. E’ stato bello segnare alla Germania e al Brasile, ma per me ogni gol è uguale all’altro. Forse con la Germania l’ho sentito di più perché era una semifinale europea”.
Domanda sul razzismo negli stadi: “Mi fa rabbia, mi dispiace perché si finisce col parlare sempre di questo e la situazione non migliora. Sono d’accordo con Boateng: se non combattiamo tutti insieme, perdiamo“.
Quindi una considerazione ulteriore sul suo passaggio dal Manchester City al Milan: “Il destino voleva che arrivassi a gennaio, quindi guardo a quello che ho fatto da lì”.
Sull’accoppiata con Stephan El Shaarawy: “Siamo amici, stiamo quasi sempre insieme. Sono contento di averlo incontrato nella vita e cercherò di aiutarlo in tutto quello che gli servirà”.
E ancora: “Un errore nella vita? Non rifarei il gesto di lanciare la maglia in Inter-Barcellona. Tutto il resto sì. Faccio una vita normale da ragazzo. Non vado troppo veloce in macchina”.
Qualcuno prova a pungolarlo ancora sulla politica: “Non la seguo, in Italia c’è un po’ di casino, l’ho capito anch’io. Spero che trovino un accordo anche se non so bene di che cosa sto parlando. La crisi? Purtroppo dalla mia posizione non posso farci niente”
Accantonato l’argomento politico-economico, si guarda agli impegni più imminenti: “Il mio prossimo obiettivo è quello di fare una grande partita contro Malta. Poi vincere contro il Chievo in campionato.
This post was last modified on 24 Marzo 2013 - 20:31