“Mario ha tutto per essere uno dei migliori al mondo – ha spiegato l’allenatore del City -, ma al momento sfrutta solamente il 50 per cento delle sue potenzialità. E per questo ti fa arrabbiare. Il problema è che poi ti mette in difficoltà. E’ un ragazzo educato, simpatico, di cuore, se può aiutare qualcuno in difficoltà non si tira mai indietro. Bravo, bravo, bravo. È difficile non volergli bene“.
E prevale pure un sentimento di nostalgia: “I suoi compagni di squadra sentono molto la sua mancanza. Manca la sua genialità. Lui riusciva a fare tutto ciò che gli altri non riescono neppure a pensare. E finiva per creare armonia. Siamo tutti felici che stia facendo bene al Milan”.
Quindi una sorta di augurio finale: “Ora è in un club importante dove i giocatori vengono seguiti, li curano. Ha tutto per farcela. Dipende da lui”.
This post was last modified on 28 Marzo 2013 - 17:45