“L’obiettivo primario è sempre quello di accompagnare i giocatori di talento nel loro percorso. Quello che alleno è un gruppo di ragazzini (classe 2000) che sta crescendo e migliorando ogni giorno: è una cosa che dà grande soddisfazione ma che allo stesso tempo non deve mai fare abbassare l’attenzione, perché i ragazzi cambiano molto velocemente, sono sempre in evoluzione soprattutto nella struttura fisica. L’allenatore deve adattarsi, cambiare i programmi a seconda dei momenti per far crescere i propri giovani. Alla base di tutto però c’è un grande carattere e temperamento, è una squadra che non ha paura di nulla e di nessuno. E’ da due anni che non perdiamo una partita in campionato, abbiamo degli alti e bassi ma non molliamo mai fino alla fine. La società ci chiede di iniziare a creare una mentalità vincente ed abituarli al sacrificio, perché nel settore giovanile del Milan non ci si può fermare mai, non si può vivere di rendita. Bisogna sempre dare il 100% anche in allenamento. Quest’anno come non mai il Milan sta guardando con attenzione al proprio vivaio, è un progetto concreto ed importante cominciato da pochi anni. Questo aumenta la responsabilità perché dal settore giovanile rossonero devono uscire i giocatore del futuro”.
This post was last modified on 4 Marzo 2013 - 12:16