Nell’ultimo periodo si è specializzato nel mettere in serio repentaglio le traverse delle porte nei campi di calcio. La propensione al tiro potente da lontano ce l’ha ma ancora deve migliorare nella precisione. Questo, in questo momento, è la perfetta descrizione di M’Baye Niang. Il giovanissimo talento francese ormai è diventato un elemento imprescindibile dello scacchiere tattico di mister Allegri, anche non partendo sempre da titolare. Un ragazzo d diciotto anni che è entrato in pianta stabile nella rosa dei “titolari” della squadra più titolata al mondo.
Ovviamente stiamo parlando di un ragazzo che ha delle doti fuori dal comune. Su questo, ormai, gran parte degli addetti ai lavori ne sono convinti. Resta solo da capire quanto, la sua poca concretezza e la sua poca intelligenza tattica, sia dovuta a limiti generazionali e mancanza di maturità (come è normale che sia) o a caratteristiche innate che possono contraddistinguere per tutta la carriera l’andamento di un calciatore. L’ossessione della prima rete in Serie A è un dato di fatto, anche se non toglie nulla alle ottime prestazioni del calciatore.
Venerdì sera a Genova ha fatto bene, ha corso un sacco e si è dato da fare. Certo è ancora un po’ disordinato e ha “troppa fretta” come dice Allegri, ma sta diventando sempre più prezioso. Adesso arriva il Barcellona. Molto probabilmente, il francesino, partirà dalla panchina ma rappresenterà un’importante alternativa a partita in corso, sia se le cose stanno andando bene, sia al contrario. E all’andata lo zampino del 2 a 0 di Muntari è stato suo.
This post was last modified on 11 Marzo 2013 - 16:08