L’esempio più lampante è quello di Paloschi. Arrivato al Milan dopo aver superato un provino nel 2001, è stato ceduto in comproprietà al Genoa nell’estate del 2011 dopo che i rossoneri risolsero la compartecipazione col Grifone a proprio favore. Dopo pochi mese ecco il passaggio al Chievo (la sua squadra attuale) in prestito con diritto di riscatto della compartecipazione, diventata definitiva ed ufficiale lo scorso 31 gennaio. E Acerbi? Acquistato dal Genoa nel 2011, subito girato al Chievo in compartecipazione e poi al Milan con la stessa formula, dopo che il Genoa riscattò la metà di Acerbi al Chievo per 4 milioni. Nel mercato di riparazione appena trascorso i rossoneri trovarono un accordo col Genoa che prese (ancora) in possesso l’intera compartecipazione di Acerbi e lo ricedette in prestito al Chievo. Un viaggio di mercato infinito che si intrecciò con quello di Constant. L’approdo al Chievo risale al 2010, l’acquisto del Genoa all’estate 2011 e l’ingresso a Milanello nel luglio 2012. Senza dimenticare che Chievo e Genoa hanno anche trattato direttamente in più occasioni (il caso più recente è quello di Seymour). E non è finita qui…
Kucka, centrocampista slovacco classe 1987, infatti, è ad un passo dal passare dal Genoa al Milan nella prossima estate. Andreolli (anche se l’Inter vanta un pre-accordo non indifferente ed è in netto vantaggio) è stato più volte vicino a salutare il Chievo e a scoprire il rossonero. Antonelli, dopo le giovanili al Milan dal 2004 al 2007, adesso è nella squadra rossoblu e potrebbe fare ritorno a “casa” sua. E infine, per chiudere, ci sono Dramé, Rigoni, Granqvist e Bertolacci che promettono di infiammare il prossimo mercato e i prossimi scambi della sponda Milano, Genova e Verona. Mai così calda, mai così produttiva.
This post was last modified on 28 Marzo 2013 - 09:59