C’è tanto, forse troppo, Barcellona per questo Milan che si sgretola in pochissimi minuti dal fischio d’inizio. Per l’esattezza ne bastano 5 a Messi a far capire che per lui la buia serata di San Siro è solo un brutto ricordo. Pressing alto e il numero 1 al mondo in forma straripante. Gli uomini di Allegri vanno in bambola e per la quinta volta nella storia dei due club i rossoneri sono fuori. Ai quarti ci vanno i più forti, ci vanno loro, i marziani, come chiunque aveva pensato al momento dei sorteggi.
Il modo per sovvertire i pronostici però lo si era avuto. Quei 2 gol di vantaggio, pur mal custoditi, avrebbero potuto avere un senso. Al 38′ c’è l’occasionissima: Mascherano sbaglia un disimpegno e spiana la strada a Niang che si invola in area e da solo davanti a Valdes colpisce il palo. E’ l’imprecisione del giovane, le gambe che tremano per un gol che probabilmente avrebbe fatto la storia, ma è anche la chiave del match che porta il Barcellona al doppio vantaggio e fa annegare definitivamente il Milan.
Da lì in poi ci sarà praticamente solo Barcellona. Con Xavi e soprattutto Iniesta sugli scudi insieme al magico Messi, con i gol di Villa e Jordi Alba a chiudere il cerchio per il definitivo 4-0. Il miracolo del Milan resta a metà, l’incantesimo dura soltanto 90 minuti milanesi, poi in Spagna c’è la remuntada a firma Barcellona. E il Milan torna a casa così com’è: giovane e ingenuo.
This post was last modified on 3 Gennaio 2015 - 20:51