Ieri a Genova partiva dalla panchina, per via del noto fastidio patito nello scontro col portiere sloveno dell’Inter, che lo aveva portato ad allenarsi col gruppo solo due volte prima del match di Marassi. Ma al minuto ventidue le contingenze (nella persona di Portanova) colpiscono Pazzini, che, pur segnando praticamente su una gamba sola, è costretto ad uscire e lasciare il posto a SuperMario, che mezzo minuto dopo il suo ingresso si fa ammonire per un fallo a centrocampo. Visto il modo in cui martellano i difensori liguri, Mario preferisce giocare in surplace, ma le legnate non lo risparmiano e anche per lui si palesa il rischio sostituzione; ma stringe i denti, e, dopo aver messo i brividi a Frey con un tiro di poco alto, lo fredda al minuto 60 mandando in rete il geniale assist di Zapata. Poi l’espulsione di Constant costringe il Milan ad arroccarsi dietro ma l’ex City non si tira indietro, e, incitato costantemente da Allegri che gli urla “Bravo Mario, un ultimo sforzo!” pressa a perdifiato i registi genoani Toszer e Jorquera e conquista punizioni salvifiche per far respirare la squadra.
Questa si chiama maturità: non solo gol importanti e continui, ma tanto sacrificio nel momento delicato per la squadra e zero reazioni alle martellate dei cruenti Portanova e Moretti che gli colpiscono il perone malconcio. Lui non reagisce, incassa in silenzio, e al momento giusto colpisce e manda KO la truppa di Ballardini: continua cosi Mario e ne vedremo delle belle!
This post was last modified on 9 Marzo 2013 - 17:35