Un anno dopo, senza senatori e qualche campione, i rossoneri paradossalmente si trovano “costretti” ad affrontare ancora il Barça ma con più chance di passare il turno, forti del 2 a 0 di San Siro (e non dello 0 a 0). Montolivo e Nocerino, insieme. Per Monto, come per Allegri e il Milan, è un importante e delicato banco di prova, ma nessuna “partita della consacrazione”. Ricky, anche da capitano, ha dimostrato da tempo di avere personalità, piedi e carattere da grande squadra, Allegri, grazie alla fiducia di Galliani, ha invertito la rotta e ha partecipato da protagonista alla rimonta da urlo dei suoi, il Milan è cresciuto così velocemente tanto da mettere paura ai marziani del Barcellona, costringendoli alla remuntada, quasi un’ossessione.
Montolivo questa sera avrà le chiavi del centrocampo, un reparto essenziale che dovrà per forza di cose funzionare alla perfezione, come all’andata, per arginare l’offensiva blaugrana. Servirà soprattutto assistenza e lavoro sporco in fase difensiva e di non possesso, raddoppiando e fermando in blocco Messi e compagni, ma sarà necessaria anche qualche palla di qualità nelle ripartenze. Caratteristiche soprattutto nelle corde di Montolivo, l’uomo in più che oggi potrebbe spostare gli equilibri a favore del Milan ed eliminare il Barcellona.
This post was last modified on 12 Marzo 2013 - 23:02