Quando si portano a casa tre punti così pesanti, in trasferta, su un campo ostico e contro un avversario a dir poco agguerrito, di solito dietro c’è sempre anche la mano del portiere. Genoa – Milan non ha decisamente fatto eccezione: se infatti il Diavolo è riuscito a portar a casa questa vittoria così importante, forse decisiva per la rincorsa al secondo posto il merito è infatti anche e soprattutto del suo numero uno Christian Abbiati.
Splendido e convincente protagonista, Christian ha regalato ai suoi tifosi dei numeri tra i pali che sono valsi l’intera partita e ce l’hanno mostrato finalmente reattivo e sicuro, lontano anni luce da tutte quelle critiche e quelle polemiche che lo hanno coinvolto nei mesi scorsi. Ieri sera davvero nessun dubbio, nessuno spiraglio per i suoi detrattori, eccetto forse la partenza leggermente in ritardo sulla punizione di Bovo finita sul palo.
Nulla, però, in confronto a tutte le occasioni da goal neutralizzate, soprattutto nella seconda frazione, quando il match si è indurito e incattivito in maniera forse eccessiva. Vargas, Borriello, Granqvist, Jorquera: tanti tentativi, alcuni dei quali pregevoli, ma nessuno è riuscito a superarlo e ad aver ragione di lui. Anche nei momenti di maggior pressione della squadra rossoblu, infatti, aleggiava comunque sempre un certo ottimismo: il merito va certo ad una difesa finalmente combattiva e presente, certo, ma anche ad un portiere capace di darle la sicurezza e la tranquillità necessaria. Chiunque ci provasse e arrivasse al tiro, infatti, doveva far i conti con un Abbiati in serata di grazie. E pronto a dire di no, con tutta la cattiveria e la lucidità che ricordavamo.