Ma per tanti non è così: per tanti ha sbagliato e basta. Ed ecco riaprirsi le strade per il futuro sulla panchina rossonera, dopo che Max è passato nel giro di pochi mesi dalla graticola alla salvezza, fino alla nuova vita di coordinatore del settore giovanile o giù di lì. E oltre a Donadoni, cavallo di ritorno dopo la possibilità che si era giocato proprio quando venne scelto Allegri, ecco spuntare qualcosa di nuovo. Due strade: quella preferita da Berlusconi che vorrebbe puntare su ex giocatori come Seedorf o Gattuso, o quella preferita da Galliani, sempre orientato su allenatori “veri” o perlomeno già con un po’ esperienza. In tal senso ecco l’ipotesi Vincenzo Montella, che a Firenze, dopo Catania, sta dimostrando di poter far rendere al massimo un potenziale già di per sé molto buono. E se non fosse per l’ultimo mese e mezzo di sbandamento, chissà oggi la Fiorentina che posizione occuperebbe in classifica.
Ora testa e gambe proiettate al Palermo, in un pomeriggio domenicale che esige un fondamentale riscatto dopo il Camp Nou. Torna De Sciglio sulla sinistra, tanto per restare in tema, mentre in mediana si potrebbe rivedere Antonio Nocerino. Stagione particolare la sua, con pochi alti e molti bassi dopo l’anno scorso che, francamente, era difficilmente eguagliabile. Recuperato Balotelli, occorrerà tastare quanto questo gruppo abbia retto moralmente lo 0-4 di Champions. Un tracollo che ha detto molto e sottinteso molto altro: Riccardo Montolivo, capitano in pectore, non ha ancora quella caratura internazionale da top player di cui il Milan, oggi come oggi, avrebbe tanto bisogno. Nulla di irrecuperabile, sia chiaro, ma è sintomo di come spesso i sensazionalismi giornalistici andrebbero dosati con cura. Che possa essere da lezione per molti, se non per tutti.
(Christian Pradelli per IlSussidiario.net)
This post was last modified on 17 Marzo 2013 - 12:25